Sicurezza a Colli Aniene - Intervista in esclusiva al Presidente Fabrizio Santori
7 Marzo 2011 – Il Presidente della Commissione Speciale per la Sicurezza Urbana del Comune di Roma On. Fabrizio Santori ci ha gentilmente rilasciato un'intervista che ha per argomento la Sicurezza di Colli Aniene. Abbiamo conosciuto l'On. Fabrizio Santori in occasione dell'assemblea pubblica che si è tenuta nel quartiere alla fine di Giugno del 2010 a cui ha partecipato come sostituto del Sindaco Gianni Alemanno. Si può dissentire da alcune parti del suo programma politico ma dobbiamo dare atto all'On. Santori di essere sempre schierato con la gente comune, portando avanti le richieste che gli vengono presentate dai cittadini che vivono in questa città, accettando le critiche quando, a volte, non riesce a raggiungere il risultato sperato. E' stato al fianco delle associazioni territoriali di Colli Aniene per far attuare lo sgombero del campo nomadi La Martora previsto nel piano nomadi.
Questa amministrazione ha rispettato il suo impegno con i cittadini di Colli Aniene sullo sgombero del campo nomadi La Martora ma non ancora quello sulla bonifica dell’area. Come presidente della Commissione Sicurezza può esporci i motivi del ritardo e soprattutto quando sarà attuata detta bonifica della zona che appare come un serio problema di sicurezza per il quartiere per il possibile inquinamento delle falde acquifere e per la nocività di insetti e piccoli roditori che proliferano nella discarica abbandonata?
Le volevo intanto ricordare che su questo problema scontiamo l’eredità lasciata dal centro sinistra. Il campo di La Martora non è certo nato da poco, e per anni è rimasto al suo posto nella disattenzione e nell’abbandono delle amministrazioni precedenti. La bonifica dell’area del campo di La Martora sarà attuata al più presto, e ribadisco il mio impegno in questo senso. E’ notizia dei giorni scorsi l’intervento dei carabinieri del Noe che hanno posto sotto sequestro l’intera area per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Adesso si tratta di attuare il ripulimento e il ripristino del decoro nella zona. Il problema riguarda il ritardo con cui, purtroppo, si sta attuando il Piano nomadi, che io ho sempre caldeggiato e sostenuto con decisione e che deve ripartire al più presto. Alcuni passi sono stati compiuti, come lo sgombero di La Martora, appunto, e del Casilino 900, che dava a Roma il triste primatodi avere sul suo territorio il campo abusivo più grande d’Europa. Ora si deve andare avanti smantellando gli altri,Tor de Cenci, Baiardo, Foro Italico, La Monachina. A Roma dovrà restare un numero stabilito di nomadi, quelli in grado di lavorare, mandare i figli a scuola, di rispettare le regole del vivere civile e pagare le utenze: gli altri dovranno essere allontanati. E soprattutto dopo un po’ di tempo dovranno ripartire, come nomadi di fatto e non soltanto di nome.
Lo sgombero del campo nomadi La Martora ha aumentato le presenze rom di altri campi che gravitano su Colli Aniene (Via del Flauto, via Salviati e via Severini) che continuano ad imperversare su Colli Aniene con i fumi nocivi prodotti negli insediamenti. Per quanto ancora il quartiere dovrà sopportare questa violazione del diritto di ognuno a poter respirare?
Come ho già detto, il mio impegno è massimo e la mia attenzione è costante perché si realizzino tutte le operazioni connesse alla regolamentazione dei nomadi in città e dei loro villaggi. Ancora una volta mi permetto di rammentare che non abbiamo la bacchetta magica e che non siamo, né possiamo essere ritenuti responsabili di situazioni vecchie di decenni e complicate giorno dopo giorno dall’ immobilismo e dalla falsa tolleranza delle precedenti giunte formate dal centro sinistra. In via Severini la situazione è drammatica e proprio alla luce di questa constatazione stiamo lavorando anche qui per lo sgombero definitivo per riconsegnare la zona al decoro e alla sicurezza, ma anche per dare una sistemazione degna di questo nome a quei nomadi che avranno le carte in regola per meritarsela e rimanere a Roma. Presto la strada dovrà essere riaperta al traffico. Si dovrà procedere adesso agli sgomberi così come in via del Flauto. Diverso è il discorso per via Salviati, il cui insediamento dovrà essere ristrutturato e messo in condizioni di decoro e sicurezza per i cittadini, per il quartiere e anche per gli stessi nomadi che vi saranno ospitati.
Ci sono indubbie responsabilità dell’amministrazione pubblica per la difficile coabitazione tra la popolazione rom e gli abitanti di Colli Aniene per diverse cause, prima fra tutte il diritto di vivere in Sicurezza non garantito dalle istituzioni e il mancato ritiro dei rifiuti urbani dai campi rom che sono la prima causa dei fumi inquinanti. Quando ci sarà un’inversione di tendenza nell’amministrazione capitolina che garantisca a tutti i propri diritti?
Attuando il piano nomadi, giocoforza si risolveranno molti di questi problemi. Gli abitanti hanno diritto a chiedere sicurezza e il dovere dell’amministrazione è assicurarla. Il problema dei rifiuti nei campi si ricollega non alla carenza del servizio di raccolta, quanto al tipo di cultura di alcuni di quei rom che si ostinano a non rispettare il modo di vivere della città che li ospita. L'immondizia viene spesso lasciata fuori dai cassonetti, o anche se prima vi era stata messa viene poi tolta e lasciata sul ciglio della strada dopo essere stata rovistata. Quei nomadi che rimarranno a Roma dovranno anche imparare a fare i conti con il decoro, dovranno convincersi a lasciare l’immondizia dove e come deve essere lasciata.
Nell’assemblea pubblica di giugno del 2010, Lei è intervenuto in rappresentanza del Sindaco di Roma ed ha preso un impegno preciso per la Sicurezza di questo quartiere garantendo l’insediamento di un Presidio delle forze dell’ordine a Colli Aniene. A tutt’oggi nulla è stato realizzato in proposito, anzi un nostro incontro con il Questore Tagliente ha escluso totalmente questa possibilità. Qual è la sua posizione su questo argomento?
Non credo che le affermazione del questore Tagliente siano da imputarsi a scarsa sensibilità nei confronti del quartiere di Colli Aniene e dei suoi abitanti. Il problema delle forze dell’ordine è che sono sempre troppo poche, ma è pure vero che non si può pretendere di mettere un agente accanto ad ogni cittadino. Deve crescere il senso civico di tutti, il senso dello Stato di ognuno. L’amministrazione di Roma Capitale non può decidere dove far sorgere un presidio di polizia o carabinieri, ma può continuare ad invitare gli organi competenti ad aprire caserme nei quartieri più a rischio e dove i cittadini ne sentono maggiormente il bisogno. A Colli Aniene il servizio delle forze dell’ordine deve essere rinforzato, mi impegnerò a nuovi confronti con i responsabili, con il prefetto, con il questore, per raggiungere finalmente questo obiettivo.
Ritiene che gli organi eletti nell’amministrazione capitolina vantino dei diritti per la propria posizione o dei doveri verso i cittadini ormai stanchi di continue promesse quasi mai mantenute?
Ritengo che gli eletti nell’amministrazione capitolina siano i rappresentanti della gente che li ha delegati a dare voce alle proprie idee, ai propri bisogni e alle proprie aspettative. Hanno quindi non solo i diritti e i doveri che hanno gli altri cittadini, ma anche quelli che vengono dall’onere e dall’onore di rappresentarli. Quanto al luogo comune secondo cui ogni politico cerca l’elezione solo per fare carriera, beh, ritengo che seppure faticosamente e con le dovute eccezioni le cose stiano cambiando in direzione di quella mentalità e di quel comportamento che devono essere comuni nella vita politica di un grande Paese europeo e democratico come è l’Italia. Per quanto mi riguarda..
Ci può fare un piccolo bilancio sui risultati ottenuti con l’incarico di Presidente della Commissione Sicurezza ?
La giunta di centro destra ha posto al centro del proprio lavoro il miglioramento della sicurezza pubblica e il decoro della città. Proprio in questi settori, per combattere illegalità, piccola criminalità e abusivismo, l’impegno è quotidiano anche attraverso i contatti con i cittadini e le associazioni del territorio che permettono di comprendere meglio esigenze e problemi nei vari settori della Capitale.
Prioritario è l’impegno volto a realizzare il Piano nomadi, come si è già accennato, per restituire a Roma Capitale e ai romani larghe fasce della città occupate dai campi abusivi, per troppo anni preda dell’illegalità e del degrado, e cancellare una vergogna nella quale è intollerabile vivano anche molte centinaia di minori. I nomadi dovranno essere riuniti in 13 villaggi autorizzati e controllati da presidi sociosanitari e di sicurezza.
Attraverso una mappatura dei siti ove operano i parcheggiatori abusivi in città, stilata dalla Commissione sicurezza, sono emersi i contorni di un fenomeno dietro al quale si nasconde un vero e proprio racket che sfrutta i singoli soggetti collocati nelle zone a rischio della città. In quelle zone è stata aumentata la sorveglianza ed è stata intensificata l’attività di prevenzione e di repressione.
All’attenzione della Commissione anche il fenomeno delle guide turistiche abusive. Insieme alla Commissione turismo, di cui sono un componente, si è proposto tra gli altri il progetto per una “polizia turistica” dedicata alla prevenzione alla repressione delle truffe e dei raggiri ai danni dei turisti ed anche ad assistere ed informare i visitatori.
La maggiore attenzione posta al tema della sicurezza ha consentito un calo del 26,4% dei reati nel 2010 rispetto al 2007. Un impiego mirato delle forze a disposizione ha consentito di migliorare le condizioni di vivibilità di molti quartieri periferici. E’ bastato spostare alcuni dei poliziotti o carabinieri in servizio davanti alle ambasciate e porli in servizio di notte nelle zone considerate più a rischio. L’arrivo di oltre 1000 militari, chiesti e ottenuti dal Governo Berlusconi, hanno permesso di rendere sicure numerose stazioni di periferia.
Un’attività importantissima è poi quella di promuovere nei cittadini la cultura della legalità e del rispetto degli altri. A questo scopo si promuovono iniziative ed incontri nelle scuole che consentono di entrare in relazione con le fasce sociali a rischio e soprattutto con i giovani.
Per questo progetti contro il bullismo, convegni e seminari mirati, ma anche corsi nelle scuole e nelle periferie ove è importante realizzare luoghi di ritrovo e di aggregazione. Proponiamo il dialogo, ma senza fare sconti, con i writers per salvare il decoro urbano lasciando aperto lo spazio alla fantasia e all’inventiva degli amanti dei disegni con lo spray, per i quali si propongono appositi spazi ove incontrarsi e disegnare.
Obiettivo importante è quello di accrescere la percezione di sicurezza nei cittadini rendendoli più sicuri, aumentando i momenti di aggregazione sociale, la consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri attraverso la conoscenza delle norme che li regolano, ma anche rendendo più vicine le forze dell’ordine. A questo scopo è importante la ‘polizia di prossimità’, e cioè la polizia municipale, che grazie ad una delibera del consiglio comunale del gennaio 2009 ha oggi a disposizione la pistola e mazzette distanziatrici che consentiranno agli agenti di agire in maggiore sicurezza e di infonderne al contempo anche ai cittadini. La polizia municipale dovrà avere i mezzi e l’organizzazione per essere sempre più presente e più vicina alla gente, per prevenire i disagi e le violazioni e combattere gli abusi, ma anche per cogliere esigenze e priorità della cittadinanza.
Ripetuti episodi di criminalità si sono verificati anche recentemente a Colli Aniene, l’aggressione ad un noto giornalista, il furto al museo Nena, furti con scasso a danno di negozi e abitazioni, scippi, etc. Nella sua carica di Presidente della Commissione Sicurezza, quale è l’impegno che lei prenderà per il futuro davanti ai cittadini di Colli Aniene?
Ho già detto che ritengo opportuno un presidio di forze dell’ordine a Colli Aniene, e mi impegnerò per questo. Si vedrà come procedere, quali forze abbiamo e quali poter dislocare in quella zona. La sicurezza, come ho cercato di dire anche nel rispondere alle precedenti domande, è anche qualcosa che si ottiene rendendo vivo un quartiere, aumentando i servizi, l’illuminazione, per esempio, intensificando il passaggio dei mezzi pubblici, ma pure chiedendo l’impegno dei cittadini.
Vi ricordo che il presidente di una Commissione ha una funzione di rappresentanza e di stimolo verso la giunta, il ruolo è quello di ascoltare i cittadini e promuovere presso gli organi competenti le loro esigenze. Cercheremo di mantenere tutti gli impegni presi, ma possiamo farlo solo con la fattiva collaborazione degli abitanti e dei comitati di quartiere, che deve essere migliorata: abbiamo per esempio chiesto da sempre le denunce presentate relative ai furti e agli scippi, e poter inoltrare questi dati alle forze dell’ordine e stimolare la loro attività e i loro interventi che siano più efficaci e immediati sul territorio.

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