Progetto Crisalide: per trasformare Colli Aniene da bruco in farfalla

27 giugno 2011 – Un nuovo movimento culturale si sta formando a Colli Aniene con l’intento di arginare il processo di progressivo degrado del nostro quartiere lavorando ad un progetto di ri-valorizzazione del territorio. I dettagli dell’iniziativa che condividiamo e sosteniamo sono contenuti nel manifesto dei promotori che riportiamo nell’articolo. Riteniamo che nel quartiere ci sia spazio per chiunque voglia concretamente fare qualcosa per migliorare il territorio e di conseguenza la vita di chi ci vive o lavora. Confidiamo che tutte le associazioni culturali lavorino in sinergia per risolvere i grandi e piccoli problemi dei residenti di questa zona pur conservando la loro diversità. Noi, come abbiamo sempre fatto con tutte le altre, daremo voce a questa associazione sostenendola nei progetti che condivideremo pur rimanendo critici e liberi nella nostra informazione. Per conoscere meglio gli intenti del gruppo di progetto vi invitiamo a leggere la loro bozza di statuto.

Progetto
CRISALIDE
Attività di sviluppo per il miglioramento della qualità della vita a Colli Aniene

1. Colli Aniene oggi
Lo stato di degrado
Lo stato di degrado di Colli Aniene è sotto gli occhi di quanti a Colli Aniene vivono, abitano, lavorano.
Un degrado a tutto campo, che si ritrova sia a livello macro (urbanistica, viabilità, ambiente – con priorità assoluta alla vexata quaestio del depuratore -), sia a livello micro (sporcizia, illuminazione, verde abbandonato, sosta selvaggia, ecc.). Tutto questo in un quadro che si coniuga con il degrado sociale indotto da una crisi che non accenna a chiudersi, e che investe famiglie, persone, giovani e meno giovani, che fanno fatica a proiettarsi in un futuro lavorativo al riparo da una precarietà diffusa, che tende a penalizzare maggiormente le categorie e le persone meno fortunate ed in posizione di svantaggio, sociale e individuale.
2. Perché il Progetto Crisalide
Le origini innovative del quartiere
Il gruppo di cittadini che propone (promuove) lo sviluppo del Progetto Crisalide intende condividere con un numero crescente di persone di Colli Aniene, singole e/o diversamente organizzate/aggregate, un percorso di ri-valorizzazione delle origini innovative del quartiere: uno dei primi (pochi) quartieri della periferia romana realizzati a ridosso degli anni 70 – 80 dopo essere stato pensato e progettato nel rispetto degli assetti urbanistici, e tenendo nella giusta considerazione i bisogni di chi a Colli Aniene sarebbe andato a vivere, abitare, lavorare (Piano di Zona N. 15 – Tiburtino Sud, i meno giovani sanno che così si chiamava all’inizio Colli Aniene). Ma le aspettative che queste origini innovative avevano generato e che avrebbero dovuto produrre un Quartiere Modello, anche in termini di partecipazione civica, a distanza di 30 anni bisogna prendere atto che sono state complessivamente disattese.
Riprendere un cammino
Pertanto, assunto che nel nostro quartiere ci sono le risorse, individuali, sociali, organizzative e culturali per riprendere un cammino che liberi Colli Aniene dal declino a cui lo condannerebbe il progressivo stato di degrado che lo contraddistingue, e che impedisce il completamento della realizzazione del Modello originariamente progettato, anche in funzione dei bisogni delle famiglie e dei cittadini che ci vivono e ci lavorano.
3. Le risorse da mettere in campo
Il Gruppo di Progetto (di lavoro) è consapevole che il successo di un Piano di Lavoro per Colli Aniene, come quello per il quale ci si vuole impegnare, è connesso con la forza che il Piano stesso avrà di chiamare e ri-chiamare quanti possono essere interessati a collaborare (nei limiti e nelle possibilità di ciascuno) nei termini, nei tempi e nei modi che saranno concordati, per sviluppare analisi delle problematiche emergenti, nonché formulare realistiche ipotesi di soluzioni da adottare.
4. A chi ci si rivolge
Ci si rivolge, dunque, alle persone del quartiere già attive nel sociale, o interessate ad attivarsi nei limiti di tempo che intendono mettere a disposizione per la elaborazione e la realizzazione del Progetto. Alla medesima stregua ci si rivolge alle strutture sociali e politiche presenti a Colli Aniene per sviluppare un confronto di idee (ma non ideologico) e sulle azioni possibili da compiere affinché “la Crisalide si trasformi finalmente in farfalla”.
5. Gli obiettivi
In via transitoria e con spirito aperto a quanto emergerà negli incontri e nei confronti, che auspichiamo numerosi e fortemente partecipati, si ritiene che gli obiettivi possano essere declinati distinguendoli in funzione della variabile tempo, in: obiettivi di breve-medio/termine e obiettivi di medio/lungo termine:
In questa sede ci si limita a questo primo elenco:

1. promuovere il miglioramento delle conoscenze, quantitative e qualitative, delle problematiche connesse con il degrado urbano, sociale e individuale;
2. favorire la definizione della consistenza quali-quantitativa delle variabili che tendono a generare e perpetuare le problematiche stesse che determinano il degrado;
3. sviluppare la reciproca conoscenza di quanti operano a Colli Aniene nel sociale e sul piano politico (individualmente e/o in forme organizzate) per condividere le analisi e concordare un Piano d’azione reciprocamente impegnativo
4. Promuovere una interazione positiva con le istituzioni locali al fine di chiamarle alle loro responsabilità nei confronti del Piano di azioni da realizzare
5. Formalizzare le priorità distinte in “macro” (urbanistica, viabilità, ambiente, immigrazione ecc.) e “micro” (pulizia, traffico, illuminazione, verde ecc.).

6. Le azioni

a. Incontri con persone e organizzazioni per avviare il confronto sulle analisi e sulle ipotesi di soluzione alle problematiche considerate emergenti
b. Definizione di un minimo di regole di funzionamento del Gruppo di progetto
c. Incontri contestimoni e/o attori chiave in possesso della “storia” di Colli Aniene dalla quale ri-partire per non fare errori
d. Incontri con gli organismi (sociali, istituzionali e politici) presenti nel nostro quartiere, per favorire la reciproca conoscenza e definire i termini per la eventuale cooperazione
e. Individuazione di possibili sinergie da realizzare a livello di Municipio laddove si riscontrassero analoghe problematiche sulle quali intervenire unitariamente.
f. Messa a punto del Piano d’azione con il relativo sviluppo temporale in funzione delle priorità individuate collegialmente (Macro e Micro)

Contatti
Aldo Mauro 3357500495 aldo.mauro2011@libero.it
Carlo Mariotti 3408914809 carma1954@libero.it
Antonio Viccaro 3356485323 aviccaro@libero.it

Commenti

5 luglio 2011 - sarebbe proprio interessante confrontarsi, anche se l'approccio mi pare un po' ingenuo
(si presume che chi agisce in uno spaccato territoriale, in cui peraltro vive, non abbia bisogno di accumulare conoscenze, ma di agire, anche in base alla propria sensibilità).
alessandro - associazione "impulsi"