Ipotesi di reato intorno alla discarica di via Salviati

29 luglio 2011 – Continuano a pervenire in redazione segnalazioni di roghi provenienti dall’area posta intorno al campo nomadi di via Salviati, spesso accompagnate da materiale fotografico che documenta come questi fumi tossici siano conseguenza di altri reati che vanno dallo smaltimento illecito di rifiuti speciali al traffico di rame di dubbia provenienza. Questa volta ci soffermeremo a riflettere soprattutto sul primo dei due aspetti illegali, ampiamente confermato dalle immagini contenute nell’articolo che sono state riprese nei pressi di via Bocca di Leone. Nelle fotografie è possibile osservare le nuove cataste di gomme pronte per il prossimo incendio, vicine ai resti carbonizzati dei roghi precedenti. È chiaro, come dimostrato in altre inchieste giornalistiche relative ad altri campi nomadi, che anche in via Salviati è presente un traffico illecito di rifiuti speciali, sostenuto da piccoli imprenditori disonesti e senza scrupoli che si avvalgono della complicità di alcuni membri della popolazione rom. Pochi euro in cambio di un danno gravissimo al territorio e alla salute dei cittadini.
Oltre a chiederci perché nessuno interviene a fermare questo misfatto, per il quale non dovrebbe essere così difficile assicurare alla giustizia i singoli colpevoli, viene spontaneo riflettere sul motivo per il quale non si colpisca alla fonte questa attività illecita. Secondo noi basterebbe promulgare una legge che obblighi i rivenditori di pneumatici e di altri rifiuti speciali a tenere un registro in cui risulti tanto materiale smaltito in discarica ufficiale per quanto venduto. Altro provvedimento risolutivo potrebbe essere quello di marchiare le gomme con la targa del veicolo che le userà che potrebbe permettere di risalire all’autore degli scempi.
Mentre attendiamo che la Procura della Repubblica indaghi su richiesta dell’esposto del CdQ di Colli Aniene, non possiamo fare a meno di notare lo strano attivismo di questi giorni da parte delle istituzioni che è troppo facile mettere in relazione con la presentazione della denuncia dei cittadini. Ci riferiamo in particolare alla richiesta di intervento al Sindaco di Roma da parte del V gruppo di Polizia Municipale, alla convocazione da parte del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna di un tavolo di lavoro con le associazioni territoriali, fino alla dichiarazione dell’assessore all’ambiente Visconti al Corriere della Sera sull’imminente avvio della bonifica di via della Martora. Tutte queste azioni appaiono agli occhi degli abitanti di Colli Aniene più come atti dovuti, quantomeno in ritardo, preparati ora per rispondere domani con una giustificazione alle autorità inquirenti.
Il nostro impegno nel fare con serietà una completa informazione ci impone di approfondire meglio lo scopo e le risultanze di queste azioni e per questo abbiamo rivolto alcune domande al Presidente del CdQ di Colli Aniene Natare Di Rubbo.

Il 13 Luglio il CdQ di Colli Aniene è stato invitato dal Presidente del V Municipio Ivano Caradonna ad una riunione avente come oggetto i continui roghi provenienti dall’area di via Salviati. A che cosa si deve questa iniziativa del Presidente Caradonna?
Rivolgerei la domanda al Presidente Caradonna, tuttavia per il Cdq è chiaro che queste riunioni hanno lo scopo di scambiarsi informazioni nel tentativo di calarsi nelle realta' locali, ma emerge una vera e propria dissonanza: le limitate competenze del Municipio non fanno altro che contribuire alla frammentazione dei compiti annullando i benefici per i cittadini per i quali erano stati creati e creando sempre un opportunità per rimpallare le responsabilità tra Comune e Municipio.
È da porre in relazione con l’esposto alla Procura presentato dal CdQ?
E’ molto probabile che l’esposto e ancor di più il gran numero di dichiarazioni allegate abbia fatto capire alle istituzioni quanto la cittadinanza fosse sensibile a questo problema. È da più di un anno che il CdQ denuncia questo problema ma finora non aveva trovato eco.
Quali sono stati gli argomenti toccati?
Sostanzialmente, l’Unita’ Operativa del V gruppo della Polizia Municipale ha dimostrato di monitorare e conoscere abbastanza bene le problematiche del campo di via Salviati ma non ha le competenze per prendere alcuna iniziativa che spettano al X Dipartimento, tutela Ambiente del Comune di Roma che non era presente. Quindi in definitiva l’incontro non ci è sembrato affatto costruttivo.
Abbiamo raccolto da un nostro lettore delle immagini che confermano come intorno al campo nomadi di via Salviati proliferi un’attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali (soprattutto pneumatici) che vengono bruciati attentando alla salute degli abitanti di questa zona. Avete evidenziato questo sospetto reato nel vostro esposto alla Procura della Repubblica?
L’ esposto, preparato con la collaborazione del nostro legale, il Prof. Avv. Francesco Salamone, è stato basato su fatti dimostrabili e sulla richiesta alla Magistratura di svolgere adeguate e sollecite indagini in ordine alla natura dei fumi scaturenti dai roghi ed agli effetti che l’inalazione di tali fumi possa avere sulla salute dei cittadini. Sara’ compito della magistratura verificare se oltre alla combustione di materiale plastico vi siano anche altri tipi di rifiuti e, conseguentemente, accertare e reprimere tempestivamente le fattispecie di reato ritenute sussistenti. In ogni caso, al fine di fornire agli inquirenti maggiori dettagli, oltre alle fondamentali dichiarazioni dei cittadini della zona, è stata allegata all’esposto ampia documentazione fotografica, tecnica e medica.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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Il giorno 13 Luglio alle ore 10 si è tenuta una riunione promossa dal Presidente del V Municipio, Ivano Caradonna, per fare il punto sulla grave situazione creatasi dai continui roghi accesi nei campi nomadi, che immettono nell’aria fumi tossici. Alla riunione erano presenti: Ivano Caradonna (Pres. V Municipio), Roberta Calabrini (NAE), Claudio Guzzo (piccoli sgomberi ed insediamenti abusivi), Emanuela Salvatori (Ufficio nomadi), Vincenzo Barsanti (CdQ Colli Aniene), Claudio Pergola (CdQ Colli Aniene), Walter Testa (CdQ Colli Aniene).
Il Presidente Caradonna ha informato che si sta lavorando per un punto verde qualità in zona La Martora e che i progetti in corso sono in stato di modifica senza che il Municipio sia stato minimamente coinvolto, anzi chiede ai presenti se sono a conoscenza di altre utili notizie.
La Dssa Calabrini mostra di conoscere bene l’area con foto scattate al campo nella stessa mattinata sottolineando che gli scarichi abusivi provengano esclusivamente da cittadini Italiani. Quando sono i nomadi ad effettuare scarichi è perché sono stati pagati dai nostri cittadini per farlo e non essere così perseguiti. Informa inoltre che una parte di La Martora è già stata bonificata subito dopo lo sgombero di Dicembre 2010 ma purtroppo più si scava e più escono rifiuti; è rimasta da asportare ancora un’enorme montagna di rifiuti e, tra le tante difficoltà, c’è anche quella di reperire le risorse finanziarie per farlo. Il NAE effettua periodici interventi sul campo di via Salviati ma ci sono situazioni ingestibili come via Sansoni che ha i marciapiedi occupati da cumuli di rifiuti mai asportati; inoltre ci sono delle criticita’ nel campo di via Salviati come ad esempio una famiglia che semina il terrore nel campo stesso e che non si riesce ad espellere. Sottolinea inoltre che i residenti del campo sono tutti autorizzati. In altri campi con problemi analoghi di roghi, questi sono stati eliminati con un gestore che vigila sugli ingressi. La possibilità di coinvolgere in via La Martora l’occupante della casetta ivi locata non è riuscita a causa del timore da parte del cittadino di essere aggredito.
Il CdQ, ritenuto che, allo stato attuale, il controllo degli accessi in entrata e in uscita dai campi sia una parte della soluzione, propone che questa attivita’ venga svolta da un gruppo interforze coinvolgendo volontari, polizia ed esercito. La Dssa Calabrini suggerisce di rivolgersi al Dr. Sammarco come gestore della polizia di Via Salviati sottolineando però che la gestione di un gruppo interforze su un’area è molto complessa, come dimostra anche l’esperienza della zona Metro Tiburtina dove non sempre ha dato i risultati aspettati.
Il Cdq sottolinea però la possibilità che in un campo non soggetto a controlli si possa stanziare una popolazione di cui non si ha la minima conoscenza ed esprime il forte disagio per una situazione ormai divenuta fuori controllo di cui è molto difficile trovare una soluzione con le risorse disponibili; vuole però evidenziare che a questi interventi a breve termine e dalle caratteristiche spiccatamente tecnico-operative, vanno affiancati interventi a lungo termine di carattere sociale e culturale che tendano all’integrazione di ogni extracomunitario immigrato regolarmente nel nostro paese.
La riunione in definitiva è stata interlocutoria, è stato concordato di rivolgersi al Direttore del X Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma, Dott. Profeta, in quanto competente per questa tipologia di problematiche, e a cui verrà chiesto un incontro.

Commenti

4 agosto 2011 - Buonasera Antonio, in allegato invio foto scattate il 02 agosto presso il campo nomadi di via Salviati. Spero che possanano servire a sensibilizzare ulteriormente le nostre amministrazioni. E' assurdo che nessuno interviene sul questo campo nomadi ! Cordiali saluti. Alessandro

5 agosto 2011 - Buonasera, vorrei fare una segnalazione molto importante. Nel nostro quartiere ultimamente sono stati fatti dei segni (simbooli- frecce, x, ecc.) su alcuni citofoni, tipo via Franceschini. Attenzione i maggiori indiziati sono gli zingari ma ultimamente si parla anche di altri personaggi che si appostano sotto casa e controllano tutti i movimenti di varie persone. Fare un appello sarebbe l'ideale in modo che i cittadini di Colli Aniene possano controllare i rispettivi citofoni ed eventualmete cancellarli. Vi ringrazio molto! Marco