Fermata Togliatti (RF2 Roma Tiburtina–Tivoli): come una cattedrale nel deserto

17 Agosto 2011 – Questa volta vogliamo riflettere insieme a voi sulla fermata Togliatti della linea regionale FR2 soprattutto per quanto riguarda la sua fruibilità da parte degli abitanti di Roma Est. Il recente incendio di parte della Stazione Tiburtina ha portato alla ribalta della comunicazione questa stazione ferroviaria che è diventata improvvisamente l’ancora di salvezza per chi cercava un percorso alternativo non potendo raggiungere la stazione devastata dall’incendio. In questa situazione di emergenza, la maggior parte dei treni ha fermato la sua corsa alla stazione Togliatti dove i passeggeri potevano prendere l’autobus della linea 451 per arrivare alla fermata della metro B di Ponte Mammolo. L'impianto si trova in un'area deserta a cavallo tra Colli Aniene e la zona di Tor Sapienza, quasi in aperta campagna. La stazione è collocata al di sotto del cavalcavia di viale Palmiro Togliatti, vicino al Centro Carni e al campo nomadi di via Salviati, ed è raggiungibile solo attraverso i bus della linea 451. Non esiste alcuna possibilità di parcheggio per le automobili provenienti da Colli Aniene e perfino la pista ciclabile del lungo viale omonimo si interrompe qualche centinaio di metri prima di raggiungerla. Pochissime persone di Colli Aniene fanno uso di questa via di comunicazione essendo più facile raggiungere le due fermate della metro B del nostro quartiere. Ma la evitano soprattutto per un problema di sicurezza, perché questa fermata è assolutamente priva del benché minimo controllo e sorveglianza mentre è più frequentata dagli abitanti del Collatino e di Casale Rosso che hanno una maggiore difficoltà a raggiungere la linea metropolitana. La distanza di questa fermata da Colli Aniene si misura in qualche centinaio di metri ma gli ultimi duecento sono assolutamente impercorribili a piedi se non a rischio della propria incolumità fisica: la strada è totalmente priva di un marciapiede o una via pedonale che permettano di evitare i veicoli che su questo tratto transitano a gran velocità. Eppure riteniamo che se questa tratta ferroviaria fosse incrementata in numero di corse, migliorata in termini di raggiungibilità e, soprattutto, garantita nella sicurezza potrebbe essere una valida alternativa alle linee ATAC e metro. È bene considerare che una stazione dovrebbe consentire ai passeggeri di accedere al trasporto ferroviario e all’integrazione con gli altri servizi che in questo luogo sono del tutto mancanti. Come non riflettere sul bisogno che ha la periferia di Roma di maggiori servizi pubblici che limitino il traffico e l’inquinamento. Basterebbe assai poco a restituire questa stazione alla comunità con un ritorno in termini di utilità sociale enorme: ad esempio realizzando un parcheggio di scambio in un’area praticamente deserta, istituendo un servizio di sorveglianza dell’area tramite la vicina stazione di polizia e, soprattutto, di sfruttare la possibilità di raggiungere da questo punto le tante stazioni ferroviarie inglobate nella città (Ostiense, Trastevere, Magliana, Tuscolana, Nomentana, etc) ideando nuovi percorsi senza effettuare un cambio obbligato di treno alla Stazione Tiburtina. Sono servizi di trasporto realizzabili senza eccessivi costi per l’amministrazione pubblica visto che le tratte ferroviarie e le stazioni sono già esistenti.

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