Miasmi del Depuratore – Il Comitato di Quartiere è finito nel pantano della burocrazia

24 novembre 2011 – Non c’è bisogno di spendere troppe parole per capire che il Comitato di Quartiere si è impantanato sul problema dei miasmi del depuratore Roma Est. Basta leggere la relazione sullo status delle attività relative alla questione del maxi impianto, che loro stessi hanno scritto, per intuire che si sono persi nel labirinto della burocrazia e ora chiedono aiuto per uscirne fuori. Una relazione colma di tecnicismi e di ricerca di soluzioni più o meno astruse che non spettano come compito ai cittadini: sono il Comune di Roma e l’ACEA che devono trovare il rimedio al danno che stanno provocando! Onde togliere di mezzo qualsiasi equivoco, occorre riconoscere il gran lavoro fatto dal CdQ su questo argomento che va avanti da oltre quarant’anni e su cui nessuno ha la ricetta giusta. Alcune azioni sono condivisibili, come ad esempio l’esposto alla Procura della Repubblica, ma che non daranno di certo risultati a breve. Su altre abbiamo un’opinione diversa e i fatti ci stanno dando ragione. Il problema delle esalazioni fetide provenienti dal Depuratore Roma Est non si è mai sopito come qualcuno voleva farci credere, ed è tornato a riaffacciarsi intensamente nell’ultima settimana. Una puzza disgustosa e prepotente si è diffusa nel quartiere quasi a ricordarci che non si può abbassare la guardia su una questione mai affrontata con la dovuta determinazione. In tempi non sospetti, Federico Carabetta scriveva in merito ai miasmi: “Si è infatti verificato che il Comitato cittadino non solo finisse in un inutile pantano, ma che anzi fosse esso stesso ad attirare l’ACEA su quel terreno del tutto improduttivo di risultati… Inutile pantano dicevamo, fatto di ‘studi approfonditi per individuare’, di indagini, di riunioni ed aggiornamenti, di rinvii e chiamate in causa di altri soggetti competenti in materia di controllo come la Asl e l’ARPA. Tutte schermaglie volte al solo scopo di insabbiare.
Parole profetiche e ancora attuali. A distanza di tempo e quasi senza risultati tangibili pensiamo che, forse, l’amico Federico avesse avuto ragione nel ritenere errato l’approccio al problema. Un’impasse allarmante confermata dal contenuto della relazione del CdQ: “…la situazione che finora, nonostante il lavoro svolto tra le parti coinvolte, nonché l’istruttoria in corso alla Magistratura, ha avuto scarsi e temporanei interventi evidentemente inefficaci.
È logico che la colpa di questa situazione non è del Comitato di Quartiere. Sono scelte errate di ACEA e delle Istituzioni che vanno avanti da tanto tempo, ulteriormente aggravate nell’ultimo periodo dall’ampliamento dell’impianto (decisione cervellotica e assurda!) e dai collegamenti dei collettori di Frascati e Ponte di Nona che hanno riversato nell’impianto tonnellate di reflui in più.
Quello che viene rimproverato al CdQ è solo di non aver seguito completamente le indicazioni provenienti dall’assemblea pubblica dei cittadini. È ora di convocare di nuovo i residenti di Colli Aniene per riferire onestamente la situazione reale e cercare nuove idee per la difesa del diritto di respirare.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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Commenti

25 novembre 2011 - Basta!!! Non se ne può più. Questa mattina la puzza proveniente dal depuratore ha raggiunto livelli disgustosi. Stavo accompagnando mia figlia a scuola quando la bambina è stata colta da conati di vomito. Quando finirà questa storia? Che cosa aspettate a raccogliere firme da inviare a Strasburgo per chiedere lo spostamento del depuratore in una zona non abitativa? Se non ci tutelano i nostri politici dobbiamo farci sentire in Europa. Saluti. Michele

25 novembre 2011 - Egregio Ing. Aureli (ndr=dirigente impianto ACEA ATO Depuratore Roma Est), la presente per dirle che e' da almeno un'ora a questa parte (ore 10,00 del 25 novembre 2011) che dal Depuratore Roma Est (ColliAniene) emana un FETORE INDESCRIVIBILE, CHE CI AMMORBA IN MANIERA IMMENSA!!!!!! Chi Le scrive abita in Via ..., front-line (purtroppo) al Depuratore. Pochi minuti fa ho provato a contattarla sul suo telefonino, il cui numero ci era stato da Lei dato in occasione dell'ultima "visita" all'impianto nell'ottobre scorso; Lei ha risposto alla chiamata, ma mi ha detto che non poteva darmi nessuna attenzione perchè impegnato ad un CONVEGNO; L'ho pregata perciò di contattarmi, una volta liberatosi del convegno, al mio cellulare che può rilevare dalla mia chiamata oppure al mio indirizzo e-mail che può rilevare leggendo questa segnalazione: gradirei scambiare con Lei, DEMOCRATICAMENTE, qualche considerazione sul problema MIASMI, che ci AFFLIGGE da lunghissimo (troppo) tempo. Cordiali saluti, Nicola