Una sentenza della Corte di Cassazione indica una nuova via di lotta contro i miasmi del depuratore

1 dicembre 2011 – Abbiamo ricevuto una notizia importante dai cittadini che lottano contro le cattive emissioni della fabbrica BASF di Case Rosse che può rendersi utile nella nostra lotta per il diritto di respirare. Si tratta di una recentissima Sentenza della Cassazione che sancisce: Il reato di cui all’art. 674 del codice penale è configurabile anche nel caso di “molestie olfattivepromananti da impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera a prescindere dal superamento di eventuali limiti previsti dalla legge. In particolare la sentenza dice: Aria. Emissioni e molestie olfattive
SENTENZA: Cass. Sez. III n. 34896 del 27 settembre 2011 (Ud 14 lug. 2011) Pres. Squassoni Est. Rosi Ric. Ferrara Aria. Emissioni e molestie olfattive
Il reato di cui all'art. 674 c. p. è configurabile anche nel caso di "molestie olfattive" promananti da impianto munito di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. L'evento del reato, infatti, consiste nella molestia, che, nel caso sia provocata dalle emissioni di gas, fumi o vapori, prescinde dal superamento di eventuali limiti previsti dalla legge, essendo sufficiente il superamento del limite della normale tollerabilità ex art. 844 c.c. Inoltre, nel caso di emissioni idonee a creare molestie alle persone rappresentate da odori, se manca la possibilità di accertare obiettivamente, con adeguati strumenti, l'intensità delle emissioni, il giudizio sull'esistenza e sulla non tollerabilità delle emissioni stesse ben può basarsi sulle dichiarazioni di testi, specie se a diretta conoscenza dei fatti, quando tali dichiarazioni non si risolvano nell'espressione di valutazioni meramente soggettive o in giudizi di natura tecnica ma consistano nel riferimento a quanto oggettivamente percepito dagli stessi dichiaranti.
(Fonte: Lexambiente.it e Fonte: FocusAmbiente )
Crediamo che la testimonianza di migliaia di cittadini, già da sola, sia una prova sufficiente a valutare i fatti ma dobbiamo essere pronti a consegnare alle autorità un dossier ampio. Per questo, occorre rilanciare lo studio di monitoraggio che il Comitato di Quartiere aveva richiesto ai cittadini attraverso lo strumento elettronico presente sul suo sito. È chiaro che, se il precedente tentativo del CdQ non ha avuto un esito positivo, esiste una ragione chiara che si può addebitare all’uso non abituale dello strumento informatico da parte di molti residenti. Visto che la rilevazione dei dati è necessaria e indispensabile, proviamo a diffondere un nuovo modulo cartaceo, molto semplice, che chiunque sarà in grado di usare. Contiamo sulla vostra collaborazione per far pervenire il modulo a tutti gli abitanti di Colli Aniene: se ognuno di voi si prende l’impegno di stampare e diffondere il modulo nella propria scala, avremmo già fatto una grossa mole di lavoro. Successivamente vi indicheremo le modalità di riconsegna.
La rilevazione delle cattive emissioni può essere inviata anche via e-mail al sindaco di Roma e per conoscenza al nostro sito internet utilizzando il seguente contenuto:

Oggetto: segnalazione dei cattivi odori dal depuratore Roma Est:

“Segnalo cattivi odori provenienti dal depuratore Roma Est dalle ore …… alle ore ……. del giorno in Via ……………….”
Con invito a intervenire nel rispetto della sentenza di Cassazione Sez. III n. 34896 del 27 settembre 2011 (Ud 14 lug. 2011) Pres. Squassoni Est. Rosi Ric. Ferrara Aria. Emissioni e molestie olfattive.
Cordiali saluti.

Nome e Cognome

I dati raccolti saranno inviati al CdQ di Colli Aniene per completare l’attività di monitoraggio.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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