Festeggiamo le Donne ma ricordiamoci della loro importanza in tutti i giorni dell’anno

8 marzo 2012 – Anche quest’anno, in occasione delle celebrazioni per l’8 marzo, sia nei media che nella vita reale, si ripetono le solite parole di circostanza per ricordare l’importanza che la donna riveste per l’uomo e per la società civile.
Purtroppo i fatti raccontano un'altra storia per le donne: stipendi inferiori nel lavoro (quasi il venti per cento in meno rispetto agli uomini), disoccupazione maggiore rispetto ai membri dell’altro sesso, facilità di licenziamento a causa della maternità, discriminazioni a tutti i livelli compreso l’apparato burocratico dello stato, violenza sessuale e fisica nei loro confronti da parte della furia bestiale di certi “uomini”. Solo dall’inizio del 2012 in Italia si sono già verificati più di venti omicidi contro la sventurata che ha osato opporsi al bruto di turno.
Perciò non limitiamoci a regalare il solito rametto di mimosa già sfiorito alla compagna di sempre, non rispolveriamo la solita frase di circostanza (“Trattiamole bene, oggi è la festa della donna”), ma torniamo a celebrare questa festa nel ricordo di come è nata e del significato che rappresenta per tutti. Festeggiamola insieme, uomini e donne, e lottiamo per fermare la discriminazione che le nostre compagne hanno subito per millenni e per riconquistare l'uguaglianza dei diritti che ancora oggi non è stata completamente raggiunta.
La festa della donna nasce per ricordare un fatto tragico anche se, poi, è stata trasformata in una festa consumistica come le altre. Molti di noi non sono neppure al corrente di quello che accadde nel lontano 1908, quando a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per diversi giorni finché, l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento. Scaturì un incendio, probabilmente doloso: più di cento operaie bloccate all'interno dello stabilimento morirono arse vive dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è diventato il simbolo della lotta internazionale a favore delle donne.
Una "festa" per ricordare che la donna va rispettata sempre e non in un solo giorno dell’anno. Non sono indispensabili fiori e mimose; per la donna che sta al tuo fianco è sufficiente una carezza ... e il proposito di rispettarla e renderla felice in ogni momento dell’anno, non solo l’8 di marzo.

Antonio Barcella
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