Casi di Pediculosi (pidocchi) nelle scuole di Colli Aniene

11 ottobre 2012 – Almeno in una scuola materna e in una elementare del nostro abitato si sono verificati alcuni casi di Pediculosi, più comunemente conosciuta come “pidocchio del capo”. La pediculosi è una parassitosi che può colpire alcune parti della cute: in particolare la parte della testa ricoperta dai capelli o, più in generale, il corpo. Nessun allarmismo, per carità! Nulla che non si possa risolvere con una semplice terapia e con la profilassi di rito che andrebbe sempre seguita. È importante evidenziare che non si tratta di un problema di igiene, il pidocchio vive bene nel pulito ed è questo che inquieta molto le mamme.
Nel caso che il parassita abbia già colpito il bambino occorre trattare gli abiti con insetticidi specifici mentre permetrina e lindano (in soluzioni all'1%) vengono utilizzate nei casi in cui interessa il cuoio capelluto. In alternativa al trattamento con i farmaci neurotossici attualmente utilizzati, si può usare una lozione al 5% di alcool benzilico, che provocherebbe l'asfissia dei pidocchi. Inoltre esistono particolari tipi di shampoo antiparassitari e certamente il farmacista vi saprà indicare il più idoneo da utilizzare.
Per quanto riguarda la prevenzione occorre rilevare che i bambini, a causa delle loro modalità comportamentali, hanno frequenti contatti diretti e prolungati tra le loro teste ed è frequente lo scambio di oggetti personali (cappelli, pettini, fermagli, etc.). Ne consegue che i bambini devono essere educati ad evitare o almeno ridurre tali comportamenti. L’unica corretta misura di prevenzione è costituita dall’identificazione precoce dei casi, attuata mediante il controllo settimanale della testa da parte dei genitori. E’ scorretto l’uso a scopo preventivo dei prodotti utilizzati nel trattamento per l’eliminazione dei pidocchi: si tratta di una pratica inutile e dannosa e come tale deve essere energicamente scoraggiata.
Per una questione di privacy preferiamo evitare di diffondere il nome delle scuole dove sono stati riscontrati i casi ma siamo al corrente che i genitori degli alunni che frequentano dette scuole sono stati già informati del problema.

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