Supermercato “Colli Aniene”: panchine, fontanelle, copri tombini e rame a costo zero

7 novembre 2012 – Venite a Colli Aniene, delinquenti e ladri di tutto il mondo, potrete approvvigionarvi gratuitamente e senza nessun rischio di panchine nuove di zecca, fontanelle in ghisa, coperchi di tombini e cavi di rame strappandoli alla comunità del posto.
Scusate la provocazione ma certamente capirete il nostro stato d’animo dopo la sparizione della seconda panchina in pochi giorni dal Parco di via Ruini. L’episodio segue i furti di fontanelle perpetrati in viale Santi, via Zanardi e via Corsanego, la sparizione di coperchi di tombini in tutto il quinto municipio per un valore superiore ai seicentomila euro e alle numerose ruberie di rame che hanno lasciato al buio per mesi alcune vie del quartiere.
Piccoli furti presi singolarmente, poco perseguiti, che costituiscono un grave danno per i residenti perché quegli oggetti spesso non saranno sostituiti o comunque aggraveranno i bilanci comunali con nuove tasse per tutti. Tutto ciò è reso ancora più grave dal fatto che quelle panchine di piazza Ruini erano poste davanti al Centro Anziani e il luogo era diventato un punto di aggregazione per le persone non più giovani e per i residenti della zona.
La collera aumenterebbe ancora di più se scoprissimo che il furto non fosse stato perpetrato da un delinquente abituale ma da un “collezionista occasionale” che voleva arredare il suo giardino. Il fatto risulterebbe più spiacevole perché dette persone potrebbero tranquillamente acquistare l’oggetto a proprio spese ma non lo fanno perché pensano che rubare alla comunità non sia un reato. Invece noi pensiamo l’esatto contrario ossia che siete dei volgari ladri esattamente come quelli che evadono le tasse e impediscono che la gente vada in pensione o permettono che le scuole cadano a pezzi per mancanza di fondi.
Un ultimo pensiero lo dedichiamo all’amministrazione pubblica locale. Dopo il primo furto ci saremmo aspettati un intervento per evitare altre sottrazioni. Bastavano quattro saldature ai bulloni che le ancoravano a terra o la cementificazione dei piedini per complicare l’asporto degli oggetti. Invece in questo paese non si chiudono le stalle neppure dopo che sono scappati i buoi.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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