"La priorità è la sicurezza dei bambini" - Incontro con la Dirigente Scolastica della scuola Balabanoff

10 dicembre 2012 – In seguito ai disagi che si sono verificati nelle giornate di pioggia durante l’uscita dei bambini delle elementari - disagi che hanno raggiunto il culmine mercoledì scorso, quando la forte grandinata che si è abbattuta sulla capitale si è sommata con una serie di sfortunate coincidenze - la professoressa Anna Proietti, da quest'anno alla guida dell’istituto comprensivo Balabanoff, ci ha convocato per spiegare il suo punto di vista. La nuova Dirigente Scolastica, secondo noi, ha una predisposizione al dialogo e una gentilezza che non possiamo fare a meno di apprezzare in un’istituzione educativa di riferimento per i nostri figli e nipoti.
I fatti sono andati, grosso modo, come li abbiamo riferiti nel nostro articolo precedente, ma era necessario puntualizzare cosa ha portato a questo clima ostile tra una parte dei genitori e il personale insegnante, dal momento che una comunicazione adeguata sembra essere l’unica strada per risolvere o mitigare il problema.
Nel primo giorno di pioggia del nuovo anno scolastico la professoressa Proietti, che da questo punto in poi chiameremo “Preside” per semplificare l’articolo, è rimasta sorpresa osservando l’invasione della scuola da parte dei genitori che andavano a prelevare gli scolari direttamente nelle aule. Una prassi consolidata da anni in questo plesso scolastico che non ha eguali in tutte le altre scuole di Roma. La prima cosa che ha fatto è stata quella di rivolgersi all’incaricato per la sicurezza, chiedendo una valutazione tecnica tesa a salvaguardare la sicurezza dei bambini e del personale didattico. Un atto dovuto e indispensabile per chi ha la responsabilità di tutelare i ragazzi che vengono affidati alla scuola. Inutile dire che detto parere ha evidenziato una serie di ragioni che hanno portato ad un provvedimento restrittivo:

• Non si può consentire l’accesso nella scuola a circa 400/500 persone che nel giro di dieci minuti invadono le aule e i corridoi perché costituisce un problema di sicurezza per i bambini;
• Se fosse consentito l’accesso libero, qualche malintenzionato potrebbe mescolarsi nella folla;
• Se qualcuno si fa male all’interno del plesso scolastico ne risponde il dirigente scolastico (a questo proposito c’è già una denuncia che risale a qualche anno fa);
• In caso di emergenza i bambini sono istruiti per evacuare i locali in maniera corretta e veloce, mentre le altre persone potrebbero farsi prendere dal panico e mettere in pericolo l’incolumità di tutti.

La Preside ha annunciato a breve un incontro con i rappresentanti di classe, chiamati da lei per chiarire la questione. A questo riguardo ha evidenziato come, nonostante l'evidente malumore diffuso tra i genitori, nessuno abbia richiesto un incontro con lei per esaminare il problema e trovare i giusti correttivi. Era normale trovare una certa resistenza al cambiamento, nonostante i colloqui preventivi con i genitori avvenuti in tutte le aule, ma nulla lasciava presagire un’insofferenza così intensa.
In risposta ad alcuni genitori, che hanno sottolineato che durante i colloqui scolastici sono accolti all’interno dell’edificio senza particolari problemi, la professoressa Proietti ha replicato che in quel caso l’afflusso di persone è diluito nel tempo e inoltre è stato richiesto di non portare i bambini agli incontri proprio per evitare il potenziale pericolo di una grande affluenza. Stessa cosa avviene per le recite scolastiche, che coinvolgono gli alunni di poche classi e mai tutta la comunità contemporaneamente.
In pochi giorni – ha dichiarato la Preside – ho affrontato alcune emergenze che sono presenti da decenni, come l’illuminazione del vialetto, la richiesta di ristrutturazione della scuola elementare con carattere di priorità, la pulitura della stradina lasciata in servitù ai palazzi del comprensorio, l’istanza di allargamento del cancelletto di uscita secondaria della scuola elementare e la sua copertura.”
La Preside ha certamente a cuore la sicurezza dei bambini e di conseguenza ha ribadito il suo impegno per la sistemazione urgente di tutto ciò che ha ereditato dalla precedente gestione, ma non può andare contro la legge per venire incontro alle singole e pur comprensibili esigenze (legate in particolare modo alla presenza di nonni anziani e fratellini piccoli, costretti a lunghe attese sotto la pioggia). Per far capire a tutti che le rigidità nascono dalla legge e non dalla sua volontà, la professoressa Proietti è disposta a incontrare di nuovo tutti i genitori. Se qualcuno avrà proposte attuabili, saprà di certo ascoltarle.

Antonio Barcella
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