Dossier del Coordinamento Associazioni di Colli Aniene sullo stato dell’edilizia scolastica

18 luglio 2013Ben quattro sono stati gli edifici scolastici di Colli Aniene che negli ultimi anni sono stati affetti da crolli parziali del controsoffitto per infiltrazioni di acqua dal tetto. Solo questo dato, in un paese civile, dovrebbe essere sufficiente per accendere i riflettori su un degrado che appare irreversibile e in grado di compromettere la sicurezza dei più piccini. Per questo il Coordinamento delle Associazioni di Colli Aniene, costituito dalle Associazioni Vivere a Colli Aniene, Comitato di Quartiere, Gruppo Crisalide, InFORMARE, Pitturando e con il sostegno di “I nostri figli al centro della sQuola”, ha raccolto in un dossier (versione PDF) le segnalazioni di molti genitori dei bambini che frequentano gli istituti del quartiere con il fine di portare la giusta attenzione sul problema della manutenzione degli edifici scolastici . L’intento è di collaborare con le istituzioni ma le risposte ricevute fino ad oggi dal Dipartimento Edilizia Scolastica del Comune di Roma Capitale non ci hanno convinto e per questo chiederemo l’apertura di un tavolo di lavoro per superare l’emergenza attraverso un “Piano di Interventi di risanamento” che possa sopperire con nuovi fondi e nuove idee ai tagli economici che la scuola ha ripetutamente subito negli ultimi anni. Siamo convinti che non si può e non si deve risparmiare sulla pelle dei nostri figli e nipoti.
Il dossier ci racconta di una situazione non pi sostenibile con scuole inagibili o pericolose dal punto di vista della sicurezza al punto che un semplice esposto di un singolo cittadino potrebbe portare alla chiusura di altri plessi. Una questione da esaminare bene nei dettagli, senza pregiudizi, ma puntando decisamente all’obiettivo finale: “Apprendere in Sicurezza”.
Invitiamo, fin da ora, i Dirigenti Scolastici a rendere pubbliche le necessità dei propri istituti e il rispetto degli impianti alle norme di sicurezza come è prescritto dalla legge

APPRENDERE IN SICUREZZA
Azioni per la tutela e l’incolumità fisica di alunni e studenti nelle scuole

1. Il Contesto italiano e le problematiche di sistema
“La scuola italiana è divisa tra innovazione e rischio calcinacci”. È una delle ultime affermazioni del Ministro Carrozza il quale ci informa che per eliminare <<il rischio calcinacci>> occorrono 13 miliardi di euro. Che, ovviamente non sa dove, né come reperire.
Ma ciò che il Ministro definisce eufemisticamente “calcinacci”, tradotto con il principio di realtà ci racconta una storia ben più grave e preoccupante, poiché secondo il Dossiér di Ecosistema Scuola 2012:
­ il 50% delle scuole italiane non ha il certificato di agibilità;
­ più del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi;
­ il 36% degli edifici ha bisogno d'interventi di manutenzione urgenti;
­ il 32,42% delle strutture si trova in aree a rischio sismico;
­ il 10,67% delle strutture si trova in aree ad alto rischio idrogeologico
Si tratta di dati non dissimili da quelli forniti, seppure ancora parzialmente, dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione; dati che devono essere ancora completati e resi accessibili alle persone che chiedono chiarezza e trasparenza rispetto alla qualità e sicurezza della scuola in cui lavorano e mandano i propri figli.
2. Le criticità degli edifici scolastici delle periferie
Nella nostra città la situazione di insicurezza degli edifici scolastici è ampiamente nota a chi ci lavora ed a chi ci studia, anche se il Dossiér Ecosistema Scuola non fornisce informazioni per la parzialità dei dati forniti dagli Enti preposti, Amministrazione cittadina in primis. Così come sono ampiamente note le sperequazioni territoriale che esistono tra Centro e Periferia della rispetto alla qualità dell’edilizia scolastica. Vere e proprie asimmetrie rilevabili e rilevate tra le attenzioni poste dalle Amministrazioni competenti nei confronti delle scuole ubicate nelle zone del Centro e quelle ubicate nei quartieri periferici, sempre più abbandonati e destinati al degrado. Quartieri popolati da persone le cui condizioni di vita, economiche e sociali sono sempre più assimilabili ai “dannati della terra” di fanoniana memoria.
Peraltro, è anche nota la relazione diretta tra la qualità dell’ambiente fisico con il quale gli allievi interagiscono e la qualità dei processi di apprendimento che vi si sviluppano. Di qui la necessità ineludibile di intervenire sulla qualità e la sicurezza degli edifici scolastici con proposte operative volte ad un loro miglioramento non effimero.
3. Le problematiche del quartiere di Colli Aniene
Il grosso degli edifici scolastici di Colli Aniene presenta un avanzato stato di fatiscenza dell’edilizia. Una fatiscenza che mette a repentaglio la sicurezza di tutte le persone che popolano questi edifici, per lavoro e per apprendere. Nel passato recente si sono verificati momenti critici che hanno coinvolto personale e diverse tipologie di alunni (di asili, materne, elementari e medie).
Di recente, a fronte del perdurare di una situazione altamente problematica, che espone a rischio quanti operano negli edifici scolastici considerati insicuri, nel quartiere sono state realizzate azioni di sensibilizzazione e di denuncia. Tra le più significative si segnala l’iniziativa dall’Associazione Vivere a Colli Aniene che ha coinvolto famiglie e operatori sociali. Questa iniziativa, alla quale avevano aderito Associazioni come Crisalide, Comitato di Quartiere Colli Aniene, I nostri Figli al Centro della SQuola, Il Sussidiario, ha prodotto, tra l’altro, una prima mappatura di quegli edifici che presentano criticità sulle quali intervenire.
4. Il ri-orientamento strategico e organizzativo
Tuttavia, i risultati fin qui conseguiti, che certamente non vanno sottovalutati, sollecitano un allargamento dell’intervento in grado di coinvolgere, progettualmente ed operativamente, una base di associazionismo capace di agire a più ampio raggio, sia in termini quantitativi, sia intermini di strategia delle azioni da mettere in campo nei confronti dei naturali interlocutori con i quali interagire con proposte in una logica di sussidiarietà orizzontale.
5. Le possibili soluzioni e il ruolo del Coordinamento
Con questo ri-orientamento strategico e organizzativo è stato messo a punto il Progetto “APPRENDERE IN SICUREZZA”. In forza di ciò, le azioni progettuali saranno assunte da un Coordinamento di Associazioni che agirà di concerto con gli attori che hanno fin qui operato in autonomia.
Il Coordinamento tenderà ad unificare le azioni pregresse promuovendone una visione di sistema in forza della quale le specifiche contingenze e criticità relative al singolo edificio scolastico potranno fruire di specifici e compiuti interventi.
La logica sistemica che pervade il Progetto fa si che la singola soluzione di una criticità si configura come il risultato di un’azione di mainstreaming orizzontale che produce un effetto moltiplicatore sull’intero territorio. Un effetto capace di intervenire e portare a soluzione le altre criticità come una sorta di effetto domino.
Va da sé che Il conseguimento di questo obiettivo strategico sarà direttamente connesso con la capacità del Coordinamento di mobilitare tutti coloro che lavorano e studiano nelle scuole con i rispettivi familiari e di dispiegare integralmente tutta la sua forza di influenza sugli stakeholder di progetto, e di esercitare la giusta pressione sociale sugli attori chiave dei sistemi istituzionali e sui i decisori politici.
6. Gli obiettivi del Progetto
Con riferimento alla variabile tempo gli obiettivi possono essere distinti in immediati e differiti. Definiamo immediati gli obiettivi conseguibili nell’arco temporale nel quale si realizza e si conclude il Progetto.
Definiamo differiti quegli obiettivi di sistema che sono conseguibili compiutamente soltanto “a valle” della conclusione del Progetto, avendo definito e formulato una efficace strategia di sostenibilità.
6.1 Obiettivi immediati
1. disporre di una “mappa” degli edifici esistenti in Colli Aniene con riferimento allo stato di fatiscenza tipologie e del tasso di criticità;
2. favorire lo sviluppo di una informazione sullo stato degli edifici scolastici interessando l’intero quartiere di Colli Aniene allo sviluppo di azioni di denuncia e di pressione;
3. promuovere una interlocuzione operativa tra la nuova amministrazione ed il Coordinamento del Progetto “APPRENDERE IN SICUREZZA” per presentarne gli obiettivi e soprattutto i risultati attesi;
4. incentivare l’ampliamento delle e azioni progettuali a tutto il territorio del IV Municipio nel quale operano 13 Presidenti del Consiglio degli Istituti comprensivi del territorio in rappresentanza di 25.000 genitori;
5. assicurare la definizione di un Piano di Interventi di risanamento per la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici da ciò necessitati;
6. favorire lo sviluppo di una scuola sicura per ogni operatore, scolaro/allievo/studente, a prescindere dal luogo dove egli vive (Centro o Periferia);
6.2 Obiettivi differiti
Come anticipato, questa tipologia di obiettivi presuppone la realizzazione di Azioni di Sistema da svilupparsi nel lungo periodo su scala cittadina, in concerto con altri coordinamenti per la realizzazione di azioni a dimensione nazionale.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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