Oggi riaprono le scuole con tutti i problemi ancora irrisolti

9 settembre 2013 – Questa mattina, il primo suono della campanella darà l’avvio al nuovo anno scolastico per scolari e studenti del Lazio ma è superfluo dire che, ancora una volta, lo farà con tutti i problemi ancora irrisolti a causa della perenne indifferenza delle istituzioni. Edifici scolastici fatiscenti, impianti non a norma di legge, giardini incolti e pericolosi, caro libri e carenza di personale scolastico sono tra le questioni più importanti non affrontate da chi è preposto per farlo. Municipio, Comune, Regione e Stato continuano ad essere sordi ai richiami dei cittadini che lanciano accorati appelli per l’applicazione del diritto alla sicurezza dei nostri figli e nipoti. Ancora più assurdo è il comportamento di alcuni addetti ai lavori che da una parte sostengono di lavorare per la sicurezza dei bambini e dall’altra frenano le proteste legittime dei genitori paventando il pericolo della chiusura delle scuole. Vorremmo ricordare che, se esiste un reale pericolo per la sicurezza dei bambini, questi edifici scolastici devono essere chiusi e dovrà essere l’autorità competente a trovare una soluzione al problema. Non siamo stati noi a definire “scellerata” l’edilizia scolastica di Colli Aniene, è stato un funzionario di Roma Capitale in occasione di un sopralluogo nella scuola elementare Balabanoff. Per una scuola che probabilmente riaprirà i battenti, la Mary Poppins, altre dovrebbero essere sottoposte a verifiche tecniche per stabilirne il giusto grado di sicurezza per ospitare i bambini. Eppure, nonostante la consapevolezza dello stato generale di degrado della scuola pubblica, la società oggi dimostra una singolare impotenza a risolvere i problemi tanto che la scuola sembra in una sorta di crisi perenne da cui non riesce a uscire, una crisi che si evidenzia prima di tutto come un disagio in tutti coloro che hanno a che fare con questo argomento. In questa città ad una persona qualsiasi basta assumere un minimo di potere, conquistare quella poltrona a cui si ambiva, per dimenticare tutti i buoni propositi fatti ai cittadini per aggiudicarsi la loro preferenza e lasciando in forte imbarazzo chi ha sostenuto la sua impresa e contava su un cambiamento. A conferma di quanto scritto fin'ora, riportiamo che ad oggi nessuna risposta è arrivata dal Comune e dal Municipio in merito al nostro dossier che evidenzia solo una parte delle magagne degli edifici scolastici di Colli Aniene, quelle che proprio voi genitori avete riscontrato e segnalato. Anche questa estate si è verificato un episodio potenzialmente drammatico, la caduta di un albero nel giardino di una scuola materna del quartiere, che solo per la chiusura estiva del plesso scolastico non ha colpito qualche piccola vita. Dobbiamo aspettare veramente che accada una disgrazia prima di intervenire per porre rimedio ad una situazione estrema? Meditate, gente, meditate!

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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