Nuovo esposto al CFS contro discariche abusive e fumi tossici

11 novembre 2013Un nuovo esposto contro le discariche abusive e i fumi tossici è stato presentato al Corpo Forestale dello Stato da un gruppo di cittadini di Colli Aniene e Tor Sapienza. Nel documento si evidenzia l’incontrollata, incontrastata e continua formazione di “discariche abusive” ad opera di ignoti e il conseguente bruciamento di tali rifiuti al fine di ricavarne materiale ferroso. La combustione di tale materiale di risulta provoca roghi tossici con formazione di fumo denso di colore nero, che potrebbero arrecare danni alla salute di coloro che lo respirano. Tale fenomeno, – prosegue la denuncia – presente con alternanza negli ultimi due anni, si è con persistenza reiterato nelle ultime settimane, rendendo l’aria irrespirabile e la richiesta di intervento non è più procrastinabile. Ai fini di un migliore coordinamento delle indagini, si rappresenta come, a ridosso della zona interessata da tali fenomeni, risultano ubicati due Uffici Operativi della Polizia di Stato: l’Ufficio Stranieri e il Compartimento Lazio della Polizia Stradale. L’esposto prosegue portando in evidenza come i roghi rendano l’aria irrespirabile per svariate ore anche dopo lo spegnimento delle fiamme, costringendo i residenti a chiudere le finestre e le tapparelle per non essere invasi dagli odori tossici derivanti dalla combustione, CON EVIDENTE FASTIDIO FISICO e PSICHICO.
Il documento conclude sottolineando che, nelle ultime settimane, la viabilità dell’autostrada A24 a ridosso dello svincolo di viale Togliatti, è stata messa in grave rischio dai fumi che hanno invaso la carreggiata.
Tentiamo ora di analizzare l’efficacia o meno di questa denuncia. Premesso che è un diritto e un dovere di ogni cittadino denunciare attività illecite contro la persona e il territorio, dobbiamo altresì rimarcare come precedenti denunce dello stesso tipo non abbiano fino ad oggi portato ai risultati sperati. Come CdQ di Colli Aniene, di cui ero consigliere allora, avevamo già presentato una analoga denuncia alla Procura, circa tre anni, fa che non ha portato a nulla proprio perché presentata contro ignoti. Secondo il parere del sottoscritto sarebbe più efficace denunciare le irregolarità di chi permette che nella Roma del terzo millennio esistano ancora casi di emergenza umanitaria come lo è il villaggio rom di via Salviati. Il resto è solo conseguenza di questa azione e finché non si grida la verità il problema non si risolve. Secondo il mio modo di vedere occorre mettere in condizione le persone rom di vivere in maniera dignitosa, portandogli servizi adatti alla persona e non continuando ad ignorare la vergognosa situazione di un lager sovraffollato, in costante emergenza sanitaria, con fogne mal funzionanti e cumuli di rifiuti che non vengono ritirati da chi ne dovrebbe garantire lo smaltimento. Assicuriamo ai bambini rom il diritto di vivere, crescere e studiare in condizioni almeno decenti per dargli in futuro l’opportunità di uscire da questi ghetti in cui l’illecito prolifera per esigenza di vita e non per volontà di delinquere. Colpiamo duramente chi sfrutta i rom per attività di ricettazione o smaltimento illecito di rifiuti speciali. In poche parole, se proprio dobbiamo presentare una denuncia facciamola contro le Istituzioni inadempienti che assistono passive a questi fenomeni senza intervenire su problemi che conoscono bene ma che preferiscono ignorare per la complessità della soluzione. In questa “guerra tra poveri” il primo colpevole è lo Stato.

Antonio Barcella
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Commenti

13 novembre 2013 Ma si, io gli darei direttamente una casa, a gratis naturalmente comprese le spese per l’energia elettrica, acqua e gas e pure un sussidio giornaliero fisso così da potergli permettere di vivere degnamente e onestamente, e gli darei pure un sussidio per mandare i figli a scuola e i libri gratis e uno scuolabus fisso, poi un medico sempre a diposizione e poi il permesso di elemosinare ai semafori in metro in autobus con i figli di pochi mesi sedati chissà con cosa, poi gli darei il permesso di rovistare nei cassonetti così per effettuare la raccolta differenziata in santa pace… …poi mi viene un dubbio, ma forse tutte queste cose già ce l’hanno…casa a parte (per ora)……Ma di cosa stiamo parlando, forse ancora non ci rendiamo conto per bene con chi abbiamo a che fare……poi oggi ho letto questa notizia…ciliegina sulla torta……Franco----Ad integrazione della mia mail appena spedita: articolo