Torpignattara – Sperimentazione di asfalto ‘sostenibile’ e silenzioso

30 gennaio 2014 Nel corso di un sopralluogo ai lavori di riqualificazione del manto stradale di via Torpignattara, l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Paolo Masini e l’assessore all’Ambiente, Estella Marino, insieme al Presidente del Municipio V, Giammarco Palmieri, hanno presentato un asfalto speciale, derivante dal riuso degli pneumatici, in grado di attenuare il rumore dei veicoli. La sperimentazione interessa un tratto di circa 300 metri lineari tra via Giacomo Aicardi e via Pietro Rovetti, che vanno ad aggiungersi ai 250 metri già posati nelle scorse settimane nel tratto di via Prenestina compreso tra Largo Irpinia e Largo Telese. Il polverino di gomma derivante da pneumatici fuori uso (Pfu) utilizzato come additivo al bitume è in grado di garantire un minore impatto ambientale, una maggiore tenuta da parte dei veicoli e caratteristiche di fonoassorbenza, arrivando a ridurre anche di 5 decibel il rumore percepito. Dopo la posa dell’asfalto, tecnici specializzati effettueranno in via di Torpignattara verifiche sulla fonoassorbenza attraverso microfoni posizionati al lato della strada, allo scopo di valutare il livello di assorbenza dei rumori. Tra le altre caratteristiche dell’asfalto in sperimentazione, anche l’elevata durata della pavimentazione e una buona risposta in caso di frenata da parte delle auto.
Per Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, “anche il rifacimento delle strade, per quanto possa sembrare strano, può rientrare pienamente tra le attività della green economy. Grazie al riciclaggio dei pneumatici fuori uso si riduce la dipendenza dai consumi di fonti fossili come il petrolio e l’uso dei cementifici o delle discariche per il loro smaltimento. Ci sono diverse sperimentazioni in corso in Italia ed è davvero importante che anche Roma si sia attivata in questo senso. Con l’augurio che questa innovazione diventi al più presto una pratica ordinaria”.
Da parte nostra la consideriamo un’ottima iniziativa, atta a diminuire l’inquinamento acustico e a riciclare materiali che altrimenti finirebbero ad alimentare discariche. Sempre che… Si, purtroppo c’è sempre qualche dubbio che ci assale sull’utilizzo di nuovi materiali edili. Che cosa succederà ai nostri polmoni quando questo polverino di gomma si staccherà dall’asfalto per volatilizzarsi nell’aria? Dove finiranno i fumi cancerogeni quando stenderanno l’asfalto bollente? I brutti ricordi dell’amianto usato nelle costruzioni edili è ancora presente nelle nostre menti e, soprattutto, in tanti edifici che ancora lo contengono. Per le disastrose strade e i fatiscenti marciapiedi di Colli Aniene ci basterebbe una manutenzione tradizionale e qualche dissuasore di velocità.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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