Lettera aperta all'Assessore alla Scuola del IV Municipio prof. Paolo De Paolis

14 marzo 2014Egregio Assessore, in primo luogo ci tengo precisare che la veste di trattazione nella quale formulo queste note è quella del cittadino, ancorché attivo. E dunque eminentemente personale. È in questa veste, pertanto, che ho voluto interpretare la sua telefonata di ieri mattina come un segnale teso a rimuovere lo stallo in cui si trova il dialogo avviato dal Coordinamento Colli Aniene con il suo Assessorato. Un dialogo che aveva trovato nella riunione del 30 dicembre scorso, un passaggio importante per la formulazione di quella strategia che abbiamo voluto definire del “triangolo virtuoso”. E dunque, un dialogo da ri-allacciare dunque
Una strategia cui, nonostante tutto, il Coordinamento non intende rinunciare, con la consapevolezza che soltanto l’interazione cooperativa tra gli attori chiave dei sistemi istituzionali e sociali, può promuovere quei giochi a somma maggiore di zero necessari a ricercare soluzioni reciprocamente soddisfacenti a problemi con un alto tasso di complessità come quelli che insieme stiamo cercando di “aggredire”. Di qui la ricerca “ostinata” del Coordinamento di una interlocuzione efficace, sia con le Istituzioni più prossime, sia con le Dirigenze scolastiche di Colli Aniene.
In secondo luogo, ritengo di poter considerare positivamente l’invito con il quale chiude il suo commento all’articolo di Antonio Barcella, poiché ritengo che quell’invito tenda a rinforzare il “segnale” di cui sopra, anche se contiene una contraddizione in termini, che sembra trasparire dalla locuzione “…saremo lieti di incontrarvi e con l’occasione riprendere il dialogo con la vostra importante realtà...”. Una locuzione che interpella la qualità delle relazioni inter-organizzative tra noi in essere.
Riconosco che può risultare gratificante sentirsi parte di una “importante realtà”, come lei ha definito il nostro Coordinamento, ciononostante tende ad apparire alquanto improbabile il suo auspicio a “…riprendere il dialogo…”. E questo specie se il risultato atteso è lasciato alla occasionalità di un invito intempestivo a partecipare ad una riunione, peraltro spuria. Per converso, se la ripresa del dialogo risponde ad un effettivo reciproco interesse “ci si investe” al fine di conseguire aspettandosi il giusto ROI (return on investiment) ancorché immateriale.
Questa asserzione mi consente di affermare che fino ad oggi, eccezion fatta per la riunione del 30 dicembre, l’intereresse al dialogo è stato originato da un solo versante, è l’unico investimento in questa direzione è stato espresso dal Coordinamento Colli Aniene.
Non appaia un cahier de doleance, ma in due mesi non si è riusciti ad avere il suo parere su una bozza di Comunicato la cui redazione è stata concordata in quella sede e che avremmo dovuto condividere. E questo nonostante i reiterati solleciti con mail a lei ed alla sua segreteria, sms, tentativi di contatti telefonici. Non escluderei che la sua obiettiva “latitanza” può aver prodotto un’effetto depressivo in chi riteneva di essere considerato parte di una realtà importante.
Per non dire della sua non annunciata assenza alla riunione con il Comune del 6 us. Ho motivo di ritenere che le ragioni di quella defaillance siano state certamente importanti. Magari anche gravi. Ma il contesto per noi è stato doppiamente imbarazzante: sia come rappresentanti del Coordinamento, sia come rappresentati dalla Istituzione a noi più prossima.
Un ultimo inciso sulla “sicurezza” nelle scuole (e nei luoghi di lavoro in generale). Condivido l’appello a non creare allarmismi gratuiti. Ma è anche vero che non possiamo affidarci ai formalismi burocratici che affollano le procedure che dovrebbero garantire la sicurezza in scuole dove ogni giorno nove milioni di studenti rischiano la vita; così come nei luoghi di lavoro ogni giorno circa tre persone lasciano la loro vita. E questo nonostante la presenza formale dei Responsabili della Sicurezza, come previsto dalle leggi vigenti.

E me lo lasci dire, il fatto che, come lei sottolinea, “…Municipi, Comune e gli altri Enti preposti alla vigilanza sulla funzionalità e la sicurezza degli edifici scolastici… rispondono sia dal punto di vista amministrativo che penale di eventuali mancanze…” non ci lascia affatto tranquilli.
E dunque, nessun allarmismo; ma neanche il miope, fideistico conformismo nei confronti di procedure generalmente tendenti all’autoreferenzialità.
E infine, in chiusura del suo commento al citato articolo ho notato con un certo interesse l’elenco di “…importanti linee di azione definite e attivate…” dal suo Assessorato. Elenco nel quale non ho scorto alcun riferimento all’auspicato graduale superamento di una bilateralità tra Dirigenze scolastiche e Municip tende a “riprodursi” nonostante la sua palese obsolescenza.
Ma siamo ostinati e lavoreremo, nonostante tutto, ad un superamento (obiettivo strategico e non ideologico del nostro Progetto Apprendere in Sicurezza) che consideriamo necessario per dare maggiore tutela, sia alle persone che nelle scuole operano, sia alle centinaia di famiglie che hanno dato fiducia al nostro Coordinamento perché nelle scuole di Colli Aniene hanno figli e nipoti.
E dunque, nel riconfermarle la mia personale fiducia nel suo interesse alla ripresa del dialogo, mi aspetto una sua convocazione in tempi brevi del Coordinamento Colli Aniene. Una convocazione rispettosa, anche nelle forme, della reciproca dignità.

Con rinnovata stima,
(Antonio Viccaro)

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