Tor Sapienza: Alta tensione per lo sgombero del campo rom
Esplosioni nella notte per un incendio doloso al deposito AMA

26 ottobre 2014 – C’è chi parla senza mezzi termini di ritorsioni per lo sgombero parziale del campo rom di via Salviati ma, come è giusto, bisogna attendere le conclusioni degli inquirenti prima di accusare esplicitamente qualcuno. Di una cosa siamo ormai certi: il livello di tensione tra i cittadini di Tor Sapienza e l’insediamento rom di via Salviati è a livello critico. Alcune esplosioni nella notte scorsa, avvertite fino a Colli Aniene, hanno fatto presagire qualcosa di terribile, per fortuna i danni si sono limitati ad un incendio nel deposito AMA di Via Pasini senza che nessuna persona ne abbia fatto le spese. Dopo questo rogo doloso e le esplosioni conseguenti, che hanno seguito di poche ore i cassonetti dati alle fiamme dei giorni scorsi, a Roma Est ormai si respira un clima da “intimidazione mafiosa” e tanta responsabilità viene attribuita dai cittadini all’attuale sindaco di Roma e alla sua Giunta che hanno ignorato con tanta indifferenza i disagi di questa parte della periferia romana, fino a che la situazione non si è incancrenita. Sgomberi tardivi che scontentano tutti non appare la soluzione più idonea; è solo una reazione tardiva ad un problema che andava affrontato per tempo e con soluzioni in grado di accontentare tutti.
Il CdQ di Tor Sapienza parla apertamente di “attacco allo STATO” e paragona Tor Sapienza a Capaci. Noi per primi invitiamo tutti ad abbassare i toni perché la situazione di Tor Sapienza, seppure grave, non è certamente paragonabile all’attacco che lo Stato Italiano subì attraverso la strage di via Capaci. Rimane un fatto da non sottovalutare, dove le Forze dell’Ordine devono intervenire immediatamente per riportare la situazione alla normalità e dove la Giunta Marino si deve assumere le proprie responsabilità e correggere l’assenteismo fino ad oggi dimostrato prima che Roma Est diventi una polveriera.
Solo per dovere di informazione riportiamo due punti di vista ben diversi sulla stessa questione. Lasciamo al lettore la libertà della propria opinione.

CDQ Tor Sapienza – “Tor Sapienza come Capaci . Attacco allo STATO.”
A distanza di due giorni dalla fine del parziale sgombero di Via Salviati, dalla mano dura del Comune di Roma contro i Roghi Tossici e la filiera che provvede alla "fusione di Rame e Metallo", da anni presente all' interno del Campo Rom di Via Salviati, dopo cassonetti dati alle fiamme e vetture con bambini prese a sassate, criminali senza passaporto e senza nazionalità, senza vergogna e senza pudore assaltano e danno fuoco al deposito AMA di via Salviati, primo presidio di legalità e di rappresentanza del Comune di Roma in zona, colpevole di aver osato attuare un tentativo di LEGALITA' e NORMALIZZAZIONE che mai avrebbe dovuto ANCHE SOLO PENSARE. Tor Sapienza, un quartiere sotto scacco di un gruppo di criminali senza distinzione di nazionalità o colore della pelle, che stupiti della domanda di LEGALITA' e di tutela del DIRITTO ALLA SALUTE di cittadini normali, pone in essere un inequivocabile e chiaro episodio di INTIMIDAZIONE MAFIOSA, per ristabilire la "corretta" omertà e il "corretto" silenzio di cui fino ad oggi hanno goduto.

Movimento Camminare Insieme - Rom di Roma - "In merito all'allontanamento dei nuclei familiari dai campi nomadi autorizzati o tollerati e opportuno puntualizzare alcuni aspetti:
Diverse famiglie hanno proposto avverso il provvedimento di allontanamento ricorso amministrativo od in via gerarchica che,anche
Se non interrompono sul piano giuridico l'esecutività provocano un danno immediato a coloro che ne sono interessati;
Che elementare buonsenso a cui dovrebbe ispirarsi l'azione politico-amministrativa di un ente locale consiglierebbe contemperare gli aspetti giuridici con le situazioni socio-ambientali del contesto in cui si opera;
Che le decisioni in merito ai ricorsi presentati hanno tempi celeri;
Che pertanto la tempestività con cui vengono allontanate le famiglie dai campi appare un mero esercizio propagandistico;
Che le famiglie ad oggi oggetto di tale provvedimento hanno figli minori che frequentano regolarmente la scuola del l'obbligo e che in conseguenza dei provvedimenti di sgombero diventano soggetti a rischio di dispersione scolastica interrompendo i percorsi di integrazione che la stessa amministrazione ha l'obbligo di promuovere;
Che al contrario di quanto avveniva in passato con le amministrazioni precedenti non sono comunque state previste da parte dell'assessorato ai servizi sociali situazioni alloggiati e alternative per donne ,minori e soggetti fragili violando i piu'elementari diritti delle persone.
Per questi motivi
Si chiede l'immediata sospensione delle attività' di sgombero per i soggetti che hanno impugnato per via legale i provvedimenti dell'amministrazione di Roma capitale fino al pronunciamento degli organi preposti;
La riammissione nei campi di coloro che ne sono stati allontanati;
E comunque in presenza di minori scolarizzati la sospensione dei termini fino alla fine dell'anno scolastico;
È comunque nell'ambito delle attività di sgombero la garanzia dell'assistenza a minori,donne e soggetti fragili come previsto dalle norme;
A tale scopo si propone l'istituzione di un tavolo tecnico in grado di valutare ed individuare i percorsi più' opportuni per garantire tanto i percorsi di integrazione quanto gli irrinunciabili obbiettivi di ripristino della legalità all'interno dei campi.
"

Antonio Barcella
www.collianiene.org

news@collianiene.org

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