Settecamini rivendica la “sua” Metro
Storia dell’ennesimo tradimento delle aspettative dei cittadini

4 maggio 2015 - Negli ultimi giorni abbiamo riportato spesso le vicende del progetto di prolungamento della Metro B da Rebibbia a Casal Monastero evidenziando come questa pianificazione corra il rischio di diventare carta straccia, per di più pagando penali salate al costruttore. Oggi proveremo a fare il parallelo di questa storia con la mancata esecuzione del progetto della Metropolitana si Rebibbia-Settecamini-Guidonia, pianificato tra il 1998 e il 2000 e accantonato senza alcuna vera motivazione che ne impedisse la realizzazione. Un’opera che sarebbe costata un decimo rispetto alla nuova idea di prolungamento della metro B perché il suo tracciato era completamente in superficie, e passava lungo l'acquedotto dell'Acea, con circa 6 fermate, una a San Basilio, un'altra al GRA, una al Tecnopolo, una Settecamini, una a Case Rosse, una a Setteville ed il capolinea ai mercati generali, proprio a Guidonia, dove era previsto il parcheggio di scambio dei mezzi Cotral. Un trasporto con impatto ambientale zero, visto che non era necessario realizzare percorsi interrati e con limitati disturbi acustici.
Il costo dell'opera era valutato in circa 77 milioni, con qualche variante, poteva arrivare fino a 105 miloni, ma tramite i fondi Europei (Orizzon 2020) e qualche elaborato, il costo per il Comune di Roma / Governo era stimato in 33 milioni, servendo ogni giorno circa 500 mila persone e alleggerendo il traffico congestionato della Tiburtina. Un’opera che avrebbe portato benefici sia per il trasporto pubblico sia per la salute delle persone e per l'ambiente, considerato che molti pendolari avrebbero evitato di utilizzare il proprio mezzo di trasporto personale.
Confrontando questi dati con il prolungamento Metro di Casal Monastero, che prevedono circa 6 anni di realizzo e con un costo di 500/600 milioni (saranno coperti con una cementificazione del territorio per concessioni di case, centri commerciali e varie altre attività), è facile arrivare alla conclusione che questo progetto risulterebbe più costoso e meno utile in termini di mobilità per la popolazione del tiburtino. Per i dettagli vi invitiamo a leggere l’articolo esaustivo del blog del quartiere Settecamini dove troverete anche i dettagli del progetto varati dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio.
Per quanto ci riguarda siamo favorevoli ad entrambe le opere ma abbiamo il forte timore che nessuna delle due vedrà la luce nel breve/medio periodo.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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