Il delitto di via Igino Giordani raccontato in un libro
“‘Buoni’ assassini”, la prima inchiesta sul delitto Varani del giornalista Emilio Orlando

29 giugno 2016 - A quattro mesi esatti dal truce assassinio del giovane Luca Varani, uno degli omicidi a sfondo sessuale più efferato dell’ultimo ventennio, verrà presentato a Roma il primo libro d’inchiesta “‘Buoni’ assassini. Genesi di un delitto”, a firma del giornalista romano Emilio Orlando, pubblicato da Bonfirraro.
L’appuntamento è, infatti, fissato per lunedì 4 luglio, presso il Teatro Palladium di piazza Bartolomeo Romano, 8 (Garbatella). La moderazione è affidata a Francesca Fialdini, conduttrice di UnoMattina a fianco di Franco Di Mare; interverranno, oltre all’autore, l'avvocato Daniele Bocciolini e il criminologo Fabrizio Mignacca.
È la mattina del 4 marzo, quando Marco Prato e Manuel Foffo – rei confessi – torturano, seviziano e uccidono la loro vittima. Doveva essere solo un party. Uno di quelli che va per la maggiore nella movida romana, dove alcune le feste, tra sesso alcol e droghe, possono andare avanti anche per sei giorni di fila. Diventa invece, la scena di una vera e propria mattanza, avvenuta al di fuori del resto del mondo. Un sacrificio, un’esecuzione. E soltanto “per vedere l’effetto che fa”.
Nella prestigiosa struttura della Garbatella, Emilio Orlando, cronista de La Repubblica insieme alla collega della Rai e agli altri ospiti, cercheranno di portare alla luce le vere cause dell’omicidio, far emergere i dettagli più raccapriccianti, analizzando il lato oscuro dei protagonisti, le carte delle prime indagini e le più atroci confessioni, rivelando quanto ancora non è stato detto: perché se è vero che il delitto ha calamitato da subito l’interesse pruriginoso della maggior parte della stampa, è un dato altrettanto oggettivo che l’argomento sia caduto da un pezzo sotto un sospetto e sospettoso silenzio.
Il libro di Orlando mette in rilievo, dunque, ciò che appare sullo sfondo, ciò che non è ancora stato scritto: quanti sono ancora i dubbi che emergono dagli atti dell’indagine?
Cosa si cela dietro l’intervista televisiva al padre di Manuel Foffo, che definì il figlio – assassino reo confesso – un “bravo ragazzo”?
E, ancora, i due saranno condannati all’ergastolo o una pena più mite perché “in fondo” hanno agito in preda ad una follia omicida scatenata dal “demone” della droga?
Quanto, infine, il famigerato degrado di Roma si è reso complice di questo, come di altri spietati omicidi? Cosa è successo alla grande bellezza della capitale, fiaccata e sfiancata, sempre più insanguinata, teatro di eventi inconcepibili, ormai con cadenza costante?

A dare una spiegazione a quanto successo ci prova il cronista Emilio Orlando che in un libro, edito da Bonfirraro, dal titolo "Buoni assassini", osserva l'omicidio Varani da due punti di vista: quello psicologico-antropologico, sociologici e quello del cronista affidandosi agli atti giudiziari finora disponibili ed inediti. Particolari sconcertanti , emersi nelle ultime fasi delle indagini raccontati dall'autore.

Orlando, , da questo marciume, ne ha tratto un libro di inchiesta che sembra poesia, un noir che sembra thriller, ma che purtroppo è cronaca. Nera. “‘Buoni’ assassini. Genesi di un delitto – Il caso Varani” somiglia, per la perfezione stilistica con cui è stato concepito, a un thriller ben congeniato, ma in realtà è critica analitica che punta il dito non solo e non soltanto contro gli autori del folle gesto, ma anche sui padri e sulle genitrici, sulla testa di una delle quali si è consumato l’orrore. I protagonisti sono il sesso, la droga, tanta – e i tanti soldi per comprarla - le trasgressioni, come infinite varianti del sé… ma anche una continua ricerca di un’identità, persa o mai avuta, così come la direzione. Il vuoto, il nulla.

Non a caso, infatti, Imma Giuliani, nota psicologa e criminologa romana, cura la prefazione, mentre la postfazione è frutto dei saggi di Gino Saladini e Cataldo Calabretta, rispettivamente medico legale e avvocato e docente universitario di diritto dell'informazione.

L’autore
Emilio Orlando è giornalista di cronaca nera e giudiziaria per La Repubblica. Ha seguito i maggiori casi di nera accaduti negli anni a Roma e in provincia. Specialista in dinamiche criminali e sociali, si occupa anche di fenomeni come la ludopatia e le dipendenze. Autore di prefazioni e presentazioni di libri “noir” aventi come argomento crimini e inchieste giudiziarie, è profondo conoscitore ed esperto di tutti i casi criminali italiani che hanno riempito gli annali della cronaca e collabora come opinionista tutti i giorni presso “Radio Roma Capitale” nella trasmissione di cronaca e attualità “Ma che parlate a fa’” condotta da Paolo Cento. Interviene presso Rai Uno e Sky nelle trasmissioni, telegiornali e negli spazi dedicati ai casi di cronaca Nera. Appassionato di cinematografia, letteratura classica di autori greci e latini, ma anche del ‘900 in particolar modo della produzione letteraria di Leonardo Sciascia e di Carlo Emilio Gadda. È dirigente del “Sindacato Cronisti Romani” e membro dell’Unci, “Unione nazionale cronisti italiani”.

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