Colli Aniene – Lavori mai conclusi in viale Franceschini

23 agosto 2016 - Tre buche poste in viale Franceschini davanti al bar 66, delimitate dal marmo e dalle transenne arancioni e diventate ricettacolo di rifiuti, sono state ereditate dai cittadini di Colli Aniene al posto di tre bellissimi pini rimossi per motivi di sicurezza dal IV Municipio. Permetteteci almeno il beneficio del dubbio sul fatto che tre alberi, piantati in quel luogo da oltre trent’anni, improvvisamente diventano un pericolo per la popolazione. Passi per uno dei tre ma ci resta difficile credere che tutti gli alberi erano diventati una minaccia per i passanti o le cose. Auspichiamo che il Servizio Giardini o l’Ufficio Tecnico del IV Municipio abbiano fatto una valutazione opportuna prima di dare il via libero all’operazione e tenteremo attraverso un accesso agli atti di ottenere dal Municipio il verbale indispensabile che ha autorizzato l’appaltatore alla rimozione delle piante. Le radici sporgenti non giustificano un abbattimento! Bastava solo che il Municipio avesse eseguito per tempo la necessaria manutenzione della superficie asfaltata o la potatura dei rami degli alberi come dovrebbe essere dovere di un’amministrazione pubblica. Per manutenzione e controllo delle alberature si intende un’operazione costante sul territorio per prevenire eventuali danni prodotti dalla caduta di rami e alberi. Invece nell’ultimo periodo a Colli Aniene si è prodotto il vezzo di tagliare gli alberi a “gruppi” di tre o quattro e con una presunta superficialità che ha lasciato più di un dubbio ai residenti del quartiere.
Lasciamo da parte la polemica sulla tutela del verde pubblico, patrimonio dei cittadini romani, ma non riusciamo a spiegarci perché a distanza di oltre sei mesi dalla rimozione non siano state messe a dimora le nuove alberature. Purtroppo a Colli Aniene è diventata una cattiva abitudine quella di non portare a termine le attività iniziate. Oltre le alberature mai ripristinate ci sono almeno due aree ludiche per bambini rimosse e mai rimpiazzate; un muro caduto su un attraversamento per disabili che sta ancora lì a perenne memoria costituendo una barriera architettonica per chi avrebbe bisogno di percorsi facilitati; la sicurezza delle scuole viene affrontata con il contagocce lasciando ai residenti edifici scolastici degni di un paesaggio libanese; per finire con i numerosi arredi dei parchi rimossi per vetustà e mai sostituiti.
È chiaro che tutto questo era responsabilità delle amministrazioni precedenti che non hanno affrontato le questioni con la giusta determinazione e concretezza ma ora aspettiamo pazientemente l’inversione di tendenza promessa e non ancora attuata … ma di pazienza ne è rimasta davvero poca

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