Caduti pezzi del controsoffitto nel nido La Mongolfiera Magica

20 ottobre 2016 - IL FATTO - Ecco di nuovo un episodio riallacciabile alla sicurezza degli edifici scolastici del nostro quartiere. Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre ha ceduto il controsoffitto di un’aula del nido La Mongolfiera Magica a causa delle infiltrazioni di acqua per ostruzione dei canali di scolo del terrazzo che hanno fatto cedere i pannelli. Fortuna ha voluto che la caduta dei pezzi sia avvenuta di notte quando le aule erano deserte e i bambini di età da uno a tre anni riposavano nei propri lettini nelle abitazioni altrimenti poteva essere una disgrazia. Una scuola non nuova a questo tipo di episodi.

IL MUNICIPIO – Il problema delle infiltrazioni di acqua dal tetto e la conseguente caduta di parti del controsoffitto è un tema ben conosciuto nel IV Municipio fin dal 2011: “La quasi totalità delle coperture degli edifici scolastici presenti nel V Municipio sono state realizzate a Terrazzo. La commissione scuola, nei numerosi sopralluoghi effettuati, ha constatato che nella maggioranza dei casi di infiltrazione di acqua piovana la causa è da imputare all’ostruirsi dei tombini dei condotti di scolo; le continue infiltrazioni, oltre agli evidenti disagi alle scolaresche, sono causa di cadute di pezzi di intonaci e parti di controsoffitti con evidente pericolo di incidenti.” Ben due risoluzioni approvate dal Consiglio del Municipio (4-2011 e 18-2011) impegnavano il Presidente del Municipio ad intervenire presso l’Assessore ed il Dipartimento competente affinché venissero programmati lavori urgenti di messa in sicurezza dei terrazzi degli edifici scolastici, ove necessario, che consentissero una regolare manutenzione degli stessi.

LA STORIA – Già nel 2013 nella stessa scuola materna si era verificato un episodio analogo e anche quella volta la sciagura fu evitata per un soffio grazie alla fortunata coincidenza delle vacanze pasquali. Per gli addetti che ieri hanno effettuato il sopralluogo la scuola resta agibile e questo la racconta molto lunga su come viene garantita la sicurezza dei luoghi scolastici. A nostro parere, questo nido non è idoneo ad ospitare bambini così piccoli per tante questioni che abbiamo più volte evidenziato. Due cadute di controsoffitto nelle aule e di un albero precipitato al suolo nei giardini del nido negli ultimi tre anni non ci sembrano fatti da sottovalutare. Del resto, la situazione di questa scuola non è molto differente dalle altre del territorio. Sulla elementare Balabanoff abbiamo speso fiumi di parole, la materna Franceschini presenta gli stessi segni di deterioramento dei prospetti esterni e perfino il Salvemini ha un’area esterna interdetta per caduta di intonaco (nella parte di edificio verso il centro anziani). È paradossale come in questa società moderna siamo in grado di mandare sonde su Marte ma non siamo capaci di garantire la sicurezza dei nostri bambini.

LE RESPONSABILITA’ - È troppo presto per attribuire alla nuova giunta municipale responsabilità specifiche su fatti che sono stati ereditati dal passato. Ma i nuovi amministratori locali devono muoversi al più presto, evitando la lentezza e gli errori e soprattutto informando il prima possibile i cittadini sui risultati dei sopralluoghi della delegazione russa sulla stabilità degli edifici scolastici. Le parole e le promesse di intervenire non bastano più. Il tema della sicurezza scolastica non è stato mai affrontato con la giusta determinazione anche a causa della passività dei genitori che spesso si fidano delle parole rassicuranti di alcuni dirigenti scolastici o per la paura della eventualità che la scuola possa essere chiusa. Ma un provvedimento di inagibilità significa solo che l’edificio in questione è veramente pericoloso per i bambini ed i genitori dovrebbero essere felici di tutelare i propri figli. Nessuno di noi vuole far chiudere le scuole, desideriamo solo che i giovani studenti frequentino edifici sicuri e per questo chiediamo informazione ed interventi dove è assolutamente necessario.

I GENITORI – Due giorni fa una mamma preoccupata per il proprio bambino mi ha fermato e mi ha chiesto: “Cosa possiamo fare noi genitori per sollecitare la messa in sicurezza della scuola Balabanoff?”. Purtroppo sono stato costretto a mostrare tutto il mio disappunto perché non è bastata una petizione firmata da tantissime persone, nessun effetto neanche dai tanti articoli che la stampa romana ha pubblicato in particolare sulla Balabanoff e non sono bastati neppure i tanti incontri al Municipio e in Campidoglio per ottenere i fondi necessari ai lavori strutturali. Secondo il mio modesto parere, i genitori dovrebbero mandare un segnale alle istituzioni. Nulla di eclatante e di facile realizzazione. Basterebbe organizzare un girotondo insieme ai bambini e agli insegnanti stringendosi tutti nella mano e abbracciando tutto il perimetro dell’edifico. Mandate poi le foto a tutti i giornali con una breve descrizione di quanto accade nella propria scuola, noi ad esempio le pubblicheremmo senza esitare. Oppure affiggere cartelli intorno all’edificio scolastico in cui si chiede sicurezza. È arrivato il momento di muoversi e di dire basta a questa inerzia del potere su una materia così grave.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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