Roma dichiara guerra al gioco d’azzardo… ma solo al centro della città

8 novembre 2016 - In un post sul blog di Beppe Grillo, Virginia Raggi Sindaco di Roma dice basta all'effetto Las Vegas e alle slot machine nella città. È stata depositata la scorsa settimana una delibera di iniziativa consiliare sul regolamento delle sale slot a Roma. “Un'importante iniziativa targata M5S - dichiara Virginia Raggi - con l’obiettivo di tutelare la salute dei nostri cittadini con conseguenti effetti sulla sicurezza della città, la viabilità, l’inquinamento acustico, il decoro urbano e la quiete pubblica. Si tratta di un regolamento che vuole metter ordine a Roma dove i numeri sono da capogiro: 294 sale e più di 50mila slot machine nella Capitale, pari ad oltre il 12% di tutte quelle distribuite nel nostro Paese. La cosa più importante è che con le nuove regole vengono introdotti i limiti di distanza di 500 metri dai luoghi “sensibili” come ad esempio scuole, centri sportivi, chiese, caserme e sportelli bancomat. Limiti che puntano a garantire migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute e dell’ordine pubblico e a prevenire il rischio di utilizzo da parte di minorenni. Altra novità: centro storico off-limits. Si vieta infatti l’uso delle slot machine nei perimetri del centro e nelle aree pedonali o comunque interdette alla circolazione dei veicoli. Infine, si regolamentano gli orari di esercizio. Infatti, sarà possibile l’utilizzo degli apparecchi automatici di intrattenimento con vincite in denaro, le cosiddette new slot e Videolottery, dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 mentre nei giorni festivi non sarà consentito. Altro aspetto importante sono le sanzioni che, aggiungendosi a quelle già stabilite dalla normativa esistente, prevedono in caso di violazioni reiterate sospensioni o in casi gravi revoche dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale.
La lotta contro il gioco d’azzardo è certamente un argomento che ci trova schierati favorevolmente perché si tratta, oltre che di un grave fenomeno sociale, profondamente diffuso nella nostra città, di una vera malattia patologica che pesa sulla collettività. Il gioco d’azzardo può mettere il giocatore in gravi difficoltà economiche o sviluppare una vera malattia, la ludopatia, quando le complicazioni e le problematiche collaterali si estendono alla persona stessa o alla propria famiglia. Il malato di gioco è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all'impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dovere chiedere prestiti a usurai o a fonti illegali, oppure di venire arrestato per falsificazione, frode, appropriazione indebita o evasione fiscale mirate a ottenere danaro per giocare, a volte giunge alla perdita del lavoro per assenteismo. Tutto questo produce sofferenza, difficoltà di relazione anche all'interno della famiglia, litigi e vulnerabilità e in casi estremi può portare fino al suicidio. Una patologia che colpisce soprattutto i ceti più bassi e per questo non riusciamo a comprendere la differenziazione del provvedimento tra periferia e centro città. Le persone vanno tutelate su tutto il territorio di Roma Capitale e non privilegiandone una sola parte.
A tale riguardo pubblichiamo alcuni commenti di esponenti politici del IV Municipio.
"Ho appreso da organi di stampa che la Sindaca Raggi sta presentando una proposta di delibera consiliare per limitare l'eccessiva espansione delle sale slot in città" così in una nota il consigliere del Partito Democratico in IV Municipio Emiliano Sciascia "sicuramente è una iniziativa lodevole, in relazione alla quale avevamo lavorato, negli anni passati, con l'allora consigliere capitolino Dario Nanni. Ciò che sorprende è però la strana disparità di trattamento tra il Centro e la periferia: non si capisce perché soltanto nelle zone del centro storico vi debbano essere limitazioni più vincolanti lasciando fuori il resto dei Municipi. Il rischio è che una disparità del genere in zone diverse di Roma produca una "naturale" concentrazione di sale slot sempre nei quartieri di periferia, aumentando una concentrazione già oggi molto elevata, soprattutto su tutta Via Tiburtina dove si contano quasi 20 sale slot da Via di Portonaccio fino a Settecamini. Peraltro mancano totalmente offerte culturali quali teatri o cinema, i ragazzi della periferia non hanno molte alternative purtroppo, accanto a queste carenze culturali abbiamo anche fenomeni di marginalizzazione sociale che rendono tutto più complesso. Sono comunque curioso di leggere la proposta di deliberazione quando arriverà ai consigli municipali per l'espressione del rispettivo parere, anche perché ad oggi abbiamo l'annuncio del BLOG ma non risulta ancora arrivato nulla di ufficiale nei Municipi."
Bene la lotta al gioco d'azzardo e alle slot machine,- ha dichiarato in un post Giorgio Trabucco Consigliere al IV Municipio per la Lista Marchini - male anzi malissimo il fatto che come sempre ci si dimentica delle periferie. La nostra via Tiburtina ad esempio negli ultimi anni è stata invasa da sale slot che sono nate come funghi.”

Antonio Barcella
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