INCONTRO CON IL S.I.S.P. SULLE POSSIBILI CAUSE DI RISCHIO PER LA SALUTE DEI CITTADINI DI COLLI ANIENE

20 novembre 2010 – In data 10 novembre, dietro invito del CdQ Colli Aniene, c’è stato il primo incontro con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL RomaB, per discutere e stabilire le linee di lavoro per un eventuale monitoraggio dello stato della salute pubblica nel territorio del quartiere Colli Aniene. Intervengono all’incontro, Il Direttore SISP, Dr. Fabrizio Magrelli, ed una sua stretta collaboratrice, la Dr.ssa Maria Di Fabio, per il CdQ, Sig. Vincenzo Barsanti, Dr.sse Gabriella Masella e Rita Petrini, per il CdZ, Sig. Mauro Siracusa e Ing. Sandro Della Rosa.
Si apre la riunione ed introduce Masella che fa il riepilogo della situazione e spiega le ragioni della richiesta dell’incontro scaturito dalla precedente riunione promossa presso l’assessorato ai L.L.P.P. e Periferie del Comune di Roma il 15 ottobre c.a., e dove aveva partecipato il Dr. Alfonsi, per conto della ASL ROMAB, su invito del CdQ. Il tema della riunione riguardava i miasmi del Depuratore Roma Est, e dalla stessa sono scaturite alcune linee lavoro: l’individuazione delle sorgenti, i provvedimenti per la mitigazione dell’impatto olfattivo (a cura ACEA) ed un’eventuale indagine epidemiologica circoscritta per verificare le percentuali d’incidenza di patologie respiratorie (a cura ASL). In quell’occasione è emerso che le fonti d’inquinamento ambientale possono dipendere non solo dal depuratore Acea Roma est , ma anche dai Campi Nomadi a ridosso del quartiere.
Il Dr. Magrelli conosce bene entrambe le cause di maggiore disagio per i cittadini di Colli Aniene ma interviene dicendo che devono essere affrontate in tempi e modalita’ diverse. Per quanto riguarda il Depuratore ACEA, Il Direttore del SISP non ritiene appropriata l’ipotesi di far partire un’indagine epidemiologica in quanto la stessa, oltre ad essere molto complessa per le numerose variabili in gioco, prevede sempre tempi di attuazione molto lunghi, e non garantisce risultati inequivocabili. Per far partire questo tipo di indagine deve inoltre essere ben nota una possibile causa di rischio per la salute della popolazione esposta affinche’ se ne possano cercare gli effetti nocivi nella stessa. Purtroppo la letteratura scientifica non offre indicazioni relative ai depuratori, a parte ovviamente il disturbo provocato dai cattivi odori che ne possono derivare. Per quanto riguarda invece il campo nomadi La Martora, il Dr. Magrelli ritiene che non occorrano indagini epidemiologiche per confermare la pericolosità dei fumi emessi da quanto ivi viene bruciato. E’ infatti noto che la combustione di materie plastiche può produrre sostanze molto pericolose per la salute, tra le quali le diossine, e che in ogni caso l’effetto irritante di tali fumi può scatenare sintomatologia respiratoria acuta negli abitanti che vivono a ridosso del campo.
Accendere fuochi che generano sostanze tossiche deve essere impedito dalle Forze dell’Ordine che devono essere sollecitate ad intervenire, denunciando la situazione all’Autorita’ Giudiziaria ed al Prefetto. Il Dr. Magrelli si impegna a redigere un documento da inviare alle Istituzioni dove ricorderà la potenziale pericolosità di tali fumi per la salute pubblica. Tale lettera è già stata elaborata per altri campi nomadi e contribuirebbe a rafforzare le procedure di sgombero.
Il Direttore fa notare, inoltre, la scarsa disponibilità di risorse che da 10 anni non vengono rinnovate, e cioè di soli 9 ispettori per tutto il territorio della ASL RomaB che abbraccia quattro municipi e quindi non si fa più prevenzione, ma si rincorrono le emergenze chiedendo sempre l’appoggio dei cittadini per trovare insieme delle soluzioni.
Il quadrilatero del territorio di Colli Aniene è circondato anche da elettrodotti sia ad alta che a bassa tensione e quindi la popolazione puo’ essere esposta al cosiddetto elettrosmog. Anche la presenza di infrastrutture viarie a forte traffico veicolare, quali l’autostrada Roma-L’Aquila, la via Tiburtina e via Palmiro Togliatti, possono far presumere che l’inquinamento atmosferico da traffico sia rilevante, e ciò rappresenterebbe di per sé un fattore di rischio per l’apparato respiratorio.
Per quanto riguarda il problema dei fetori che angosciano la popolazione, Il Dr.Magrelli, essendo un medico igienista e non un tecnico della depurazione, non è in grado di stabilire se si potranno completamente eliminare i disagi provocati dai “miasmi” provenienti dal Depuratore, stante la vicinanza delle abitazioni allo stesso. L’incontro prosegue con toni pacati e costruttivi e, poiché il tema è sempre la salute pubblica e i rischi a cui possa andare incontro la popolazione, Masella del CdQ propone un incontro tra ACEA e ASL affinchè il servizio SISP sia messo in condizione di verificare le caratteristiche degli additivi chimici che ACEA puo’ utilizzare per mascherare il cattivo odore. Ad oggi tali additivi non sono stati ancora resi noti. In tal senso il Dr. Magrelli potra’ verificare con il suo staff la qualita’ e gli standard di tali prodotti. Pertanto il CdQ si è impegnato a mettere in contatto ACEA e SISP-ASL per un incontro preliminare che, grazie alla disponibilita’ della ASL-SISP si terra’ a breve.
La dr.ssa Di Fabio riporta che una delle prime ipotesi di emissione dei cattivi odori possa essere la movimentazione dei fanghi o i nuovi collettori oppure un ritorno dalle fogne. Il Cdz ed il Cdq ricordano che nella precedente riunione del 15 ottobre u.s., l’Ing. Enzo Aureli ed il suo collaboratore Sig. Livio Galante di ACEA hanno sostenuto che è necessario preliminarmente individuare la causa dei miasmi; si sono riservati di dare delle risposte in una riunione che si terra’ per la fine di Novembre. In vista di questi presupposti, entrambi i medici del SISP hanno dato la loro disponibilita’ a partecipare a tale incontro.
La dr.ssa Di Fabio ci consiglia di eliminare dai nostri discorsi e comunicati la parola “indagine epidemiologica” per la complessità di operazioni insita nella stessa. Sarebbe meglio sostituirla con “analisi” sulla base di letteratura scientifica nota per valutare se certi tipi di patologie possano aumentare in relazione a particolari situazioni ambientali. La dr.ssa ribadisce che il Dipartimento di Epidemiologia della ASL RME può fornire dei dati sulle aree censuarie per l’incidenza della mortalita’ nella zona, ed il Dr. Magrelli suggerisce altri Enti Pubblici, che questo Comitato gia’ stava valutando per gli argomenti trattati, quali la Regione (ARPA) e la Provincia, come interlocutori per le problematiche riguardanti l’inquinamento atmosferico. Il Cdq si riserva di valutare eventuali ulteriori iniziative da avviare presso questi Enti.
Il dr. Magrelli fa notare che un po’ tutti i quartieri hanno le stesse problematiche inerenti l’inquinamento e il nostro non sfugge a tali problematiche legate non solo al traffico ma anche ai materiali utilizzati nelle costruzioni e negli arredi (inquinamento indoor).
Colli Aniene è stretta, come vediamo tra diversi fuochi: traffico delle vie principali, campo la Martora con i fumi tossici e Depuratore Roma est, ed in piu’ elettrosmog! Quindi solo con dei dati effettivi relativi all’inquinamento si possono fare dei ragionamenti e lavorarci sopra. Ringraziamo tutti per l’attenzione


Per il comitato di quartiere Colli Aniene
Gabriella Masella & Vincenzo Barsanti

www.collianiene.com

 

Il Comitato di Quartiere Colli Aniene sta lavorando da tempo sui problemi di Sicurezza ed Ambiente concentrandosi sul “Depuratore ACEA roma EST” e sul campo nomadi "La Martora". La documentazione relativa all’attività può essere recepita dagli articoli del 22 ottobre e del 18 ottobre pubblicati nel sito del CdQ www.collianiene.org .
Il Comitato di Quartiere Colli Aniene è formato da un gruppo di cittadini mossi dalla volontà di portare contributi concreti, aperti a qualunque suggerimento e proposta di collaborazione con lo scopo di affinare le problematiche nel tentativo di risolverle nei modi migliori. Le prime azioni intentate dal Comitato di Quartiere hanno dato come primo risultato la riapertura di un dialogo con i cittadini e con le istituzioni che nel tempo si era assopito. Tali azioni, tese a contributi migliorativi, possono essere inquadrate in un atto positivo nei confronti della comunità. Tutte le azioni, valutate in sinergia tra i componenti del Comitato, sono orientate verso le Istituzioni competenti in ordine alle tematiche trattate, tra cui anche quelle dotate di unità e strutture tecniche qualificate. La certezza del Comitato di Quartiere è che dopo trent’anni qualcosa si stia muovendo a riprova della bontà delle decisioni prese. Le attività sono ancora in corso, e pertanto lo stato d’avanzamento e gli esiti verranno resi noti nei comunicati ufficiali e nelle prossime riunioni.
Il Comitato di Quartiere vive principalmente delle segnalazioni e delle proposte dei cittadini quindi chiede a tutti coloro che abbiano proposte alternative o suggerimenti di segnalarle a questo comitato con ogni mezzo a sua disposizione.
Sul sito www.collianiene.org possono essere trovati tutti i riferimenti necessari e tutti i comunicati relativi alle attività intraprese dal Comitato di Quartiere Colli Aniene.

Commenti

25-11-2010 - Grazie, anche se sarebbe stato opportuno che Magrelli scrivesse una lettera per denunciare la vicinanza del depuratore al centro abitato, oltre che per denunciare il campo nomadi. Sono d'accordo che si tratta di due questioni diverse e vanno entrambe affrontate.

Benissimo il lavoro che state facendo per tutti, vi ringrazio e tenetemi aggiornata su prossimi incontri.

Miriam

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25-11-2010 - Ho letto con interesse le iniziative a proposito del depuratore di Colli Aniene.
Vi allego un link dove si può leggere cosa hanno fatto nella città di Verona per ridurre in modo drastico i miasmi del depuratore.
http://www.insiemeperborgoroma.org/le_puzze_del_depuratore.html

Mario