Incendio nel campo profughi di via delle Messi d'Oro (Ponte Mammolo)

1 marzo 2012 – Partiamo dalla notizia di cronaca per concludere con alcune considerazioni sullo stato precario di alcuni campi di Roma abitati da extra comunitari. Un violento incendio è scoppiato ieri nel campo di profughi politici in via delle Messi d'Oro posto a ridosso del parcheggio di Ponte Mammolo. Ironia della sorte è stata che le fiamme si sono propagate a causa dei grossi cumuli di spazzatura presenti nel campo, quando a pochi metri di distanza è presente un centro di raccolta dell’AMA. Le oltre cinquanta persone, che vivono nella baraccopoli si sono salvate riversandosi in strada, che è stata chiusa per alcune ore per motivi di sicurezza. Fortuna ha voluto che nessuna persona rimanesse intossicata grazie anche al pronto intervento dei vigili del fuoco e delle Forze dell’Ordine.
Ora diamo uno sguardo alla realtà sociale per capire meglio che non si tratta di un episodio fortuito ma era inevitabile che prima o poi accadesse qualcosa. Il campo profughi di via delle Messi D’Oro è un campo regolare ma la sua condizione ambientale si eleva di poco da un qualsiasi campo rom abusivo. Spesso queste realtà sono peggiori delle famose favelas brasiliane: abitazioni costruite con scarti recuperati dall’immondizia, presenza di gravi problemi di igiene pubblica, spesso mancanti di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Talvolta bastano quattro cartoni, o materiale similare, che circondano un’area di pochi metri quadrati per prendere la residenza/domicilio nel campo profughi. In una situazione del genere basta un’inezia a far scaturire un incendio, come spesso è avvenuto nella nostra città con risultati a volte drammatici. Non è chiudendo gli occhi su queste realtà che mettiamo a posto le nostre coscienze.

Antonio Barcella
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