La discarica a Corcolle è una scelta che riguarda anche noi

11 maggio 2012 – L’ostinazione del prefetto Giuseppe Pecoraro verso la scelta di Corcolle, come sede della nuova discarica per sostituire quella di Malagrotta, riguarda tutti gli abitanti del Tiburtino e della Valle dell’Aniene. Corcolle è una piccola località e molti non hanno ancora capito la sua locazione sul quadrante della città. Sorge sul lato nord del ventiduesimo km della via Polense e il lato est della via di Lunghezzina, a est della frazione di Fosso San Giuliano. Il sito è stato scelto per ospitare uno dei due impianti provvisori, per gestire i tre anni successivi alla chiusura della discarica di Malagrotta, fino alla realizzazione della struttura definitiva di Fiumicino. Ricordiamoci che nulla è più definitivo del provvisorio e noi dubitiamo che si facciano grossi investimenti per soli tre anni di utilizzo.
Quest’area è posta a poca distanza dalla Strada dei Parchi A24 e arriva a sfiorare il sito archeologico di Villa Adriana, la più importante e complessa Villa a noi rimasta dell'antichità romana e patrimonio dell'Umanità per scelta dell’Unesco, frequentata ogni anno da migliaia di turisti.
La scelta di questo luogo per sistemarvi un centro di raccolta di rifiuti urbani è stata bocciata anche dal ministro Clini che ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con il prefetto-commissario. Il ministro evidenzia i vincoli ambientali posti su Corcolle e si appella al rispetto della legge e delle norme europee. Lo scontro è arrivato fino a Bruxelles nella sede della commissione per le petizioni dell’Unione Europea.
In questa disputa ci rimetteranno solo i cittadini del quadrante est della città che presto vedranno circolare ogni giorno sulla Tiburtina, Prenestina, Casilina e Autostrada A24 centinaia di puzzolenti camion dell’AMA che porteranno i loro carichi maleodoranti verso Corcolle. Roma Est è già la zona più martoriata della città con livelli di inquinamento altissimi e con la presenza di svariati ecomostri industriali che danneggiano l’ambiente. Non c’è alcun rispetto per questo territorio e ancora una volta le Istituzioni hanno deciso di penalizzarlo con una scelta discutibile legata solo alla logica “va tutto bene purché sia lontano dal mio giardino”.

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