L’ASL Roma-B certifica che il gioco d’azzardo è una patologia

14 gennaio 2013 Nella campagna di “Promozione alla Salute” l’ASL Roma-B fornisce ampio risalto alla dipendenza da gioco d’azzardo che può sfociare in una vera e propria patologia quando le complicazioni e le problematiche collaterali si estendono alla persona stessa o alla propria famiglia. Una vera malattia che non si trasmette a causa di un virus ma attraverso la trasformazione di occasionali momenti di svago che diventano un incontrollato desiderio di sfidare la sorte mettendo a repentaglio la propria posizione economica e la propria tranquillità personale. La patologia subentra quando si compie l’escalation che dal gioco occasionale porta al gioco abituale. I confini tra le due cose sono molto labili e spesso non riconoscibili. Molti giocatori affermano di giocare solo per il piacere di farlo arrivando a mentire a se stessi pensando di reinvestire nel vizio solo ciò che vincono o di credere che possono smettere quando vogliono. In realtà queste persone non sono in grado di cogliere i segnali della dipendenza che si insinua nei gesti, nelle azioni, nei comportamenti senza ricorrere a stupefacenti o sostanze chimiche. Una assuefazione del tutto paragonabile a quella chimica: alla base la compulsione cioè quell’impulso alla ripetizione involontaria di un comportamento irrazionale che affonda le sue radici nel proprio inconscio e si riflette sui parenti stretti, sul proprio ambiente di vita, sulle relazioni, sul lavoro, sulla condizione sociale ed economica.
Perché ci si accosta al gioco? Si può iniziare giocare per tanti motivi: dal semplice divertimento al voler sfidare la fortuna e il destino; con il fine di dimostrare la propria bravura, per sognare una vita migliore o, addirittura, per cambiare la propria esistenza. L’espansione dell’offerta di slot machine, gratta e vinci, lotto, superenalotto, bingo, corse, scommesse sportive, giochi di carte in generale, altri giochi on-line e tutti i giochi che si possono praticare nelle nuovissime sale, che si stanno velocemente insediando sul territorio, sono il più importante veicolo di diffusione di questa malattia sociale.
Apprezziamo l’iniziativa di tanti esercizi commerciali del nostro municipio di appendere all’entrata dei locali il documento dell’ASL Roma-B sul “Gioco d’Azzardo Patologico. Forse non sarà un deterrente efficace ma almeno nessuno potrà dire di non essere stato avvisato.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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