Un video su Colli Aniene accompagna il nuovo singolo degli Isofonica “Fuori da qui

21 febbraio 2013 Oltre a parlare del nostro territorio, quando possiamo, cerchiamo di dare spazio ai nuovi talenti di Roma Est e quando le due cose si coniugano non possiamo ignorare la notizia. È il caso degli Isofonica e del loro chitarrista rock Sergio Di Giangregorio, un giovane artista che vive nel nostro territorio e che ha voluto rendere omaggio al suo quartiere con un video interamente girato a Colli Aniene. Vogliamo conoscere meglio Sergio e il suo gruppo e per questo gli abbiamo chiesto di rilasciarci una breve intervista. Siamo certi fare una cosa gradita ai giovani del quartiere e a tutti coloro che vogliono conoscere il messaggio di una generazione che cerca qualcosa di nuovo “Fuori da qui”.

Ci presenti il gruppo musicale, la vostra storia e il vostro repertorio musicale.

Salve, innanzi tutto ringrazio la vostra redazione, in particolare Antonio Barcella per il nobile lavoro che porta avanti e per avermi dato questa splendida possibilità. Parlare oggi è diventato difficilissimo e trovare qualcuno che te ne dia l’occasione è diventato un sogno.
Il mio progetto musicale ISOFONICA è nato lo scorso anno (2012) dall’unione artistica con altri due essenziali elementi che sono Valerio Fusco al basso, e Gianluca Ursi alla batteria, io suono la chitarra e canto, e in studio ho suonato anche tastiere e alcuni synth.
Il progetto è stato in incubazione per tre anni prima di vedere la luce, è stato un percorso lungo, di vita, che mi ha accompagnato nel bene e nel male. Durante tutto questo tempo, ho scritto dapprima i brani in forma basilare per poi arrangiarli con la band.
In questo momento sono disponibili “free” online sul canale youtube tre singoli (In un viaggio notturno, Inviolabile e Fuori da qui) e a breve uscirà il quarto, con un altro video clip molto interessante. Il disco è già pronto in forma “liquida” (ovvero in formato digitale) e verrà poi stampato nei prossimi mesi, e sarà poi possibile acquistarlo a pochi euro direttamente contattandoci via e-mail su uno dei nostri contatti online.

Come mai avete voluto dedicare a Colli Aniene il video che accompagna la composizione “Fuori da qui”?

La mia non è una vera e propria dedica ma più precisamente un occhio “fuori da qui” come dice la canzone, un'altra prospettiva, uno sguardo dove di solito non guardiamo (tema che fra l’altro attraversa tutto il disco).
Per realizzare coerentemente il video mi sono servito di un paesaggio che descrivesse alcuni miei stati d’animo: conosco perfettamente questo quartiere. Sono sempre vissuto qui e non poteva esserci miglior scenario per raccontare e raccontarmi.

Come vivete il rapporto con un territorio che non fornisce molte occasioni per esibire i talenti culturali?

È frustrante, e lo è in particolare perché non sembra esserci l’esigenza da parte della gente di ricevere novità, siamo atrofizzati, pigri, e senza voglia di scoprire e questo perché si ha l’illusione - grazie a internet - di avere sempre tutto a portata di mano, compresa la “propria” cultura, ma ovviamente non è così.
Chi come noi prova a fare della propria passione un mezzo di comunicazione è letteralmente affossato nel luogo comune del musicista hobbista, che fa musica solo per passare il tempo.
Sono dedito alla musica originale dal primo momento in cui ho iniziato a suonare e assicuro che l’impegno, le ore di lavoro e di studio che servono non sono quelle di un qualsiasi hobby.
Sarebbero quindi ben accette attività culturali ben indirizzate e gestite con competenza, cosa che spesso manca del tutto nei quartieri fuori dal centro di Roma.

Dove è possibile ascoltare le vostre esibizioni musicali?

Bella domanda! Per quanto riguarda la musica dal vivo attualmente cerchiamo autonomamente e tramite un nostro ufficio stampa privato serate in qualsiasi locale della capitale che ci voglia ospitare, spesso senza cachet, anche perché l’altro nodo cruciale del mondo della musica emergente è che tutti i locali vogliono musica, ma nessuno vuole pagarla!!
Per quanto riguarda la musica registrata e i video per ora abbiamo del materiale online su youtube, e presto sarà pronto il nostro primo disco richiedibile tramite i contatti facebook e gmail che ci riguardano.

Rimanendo scettico di fronte a questa logica che c’è in ognuno di voi, voglio uscire da qui…”. Si avverte un desiderio di fuga nelle vostre parole. Qual è il motivo maggiore che vi spinge a cercare altri spazi?

Si esatto, c’è la percezione di non essere visti ne capiti, ci si sente soli, ma non è solo un fatto di quartiere. Oserei dire che più ci si allontana da casa, e meno ci si sente inseriti in un qualcosa di civile, è per questo che l’esortazione a uscire fuori è metaforicamente rivolta verso il cielo, verso nuove strade, e il significato più terreno riguarda il bisogno di trovare una posizione nel mondo, un benessere sociale e non economico, e questo oggi non è banale, anzi per me è un' emergenza.
Il fatto è che tutta questa possibilità che ci dà internet alla lunga ci farà estinguere, perché diminuiscono i rapporti sociali, aumentano a dismisura il numero di confronti che possiamo fare in una vita e questo ci impedisce di scegliere perché, se ci si impegna, si troverà sempre qualcosa di meglio di quella precedente, e questo vale anche nella scelta delle persone, mancheranno sempre di più un compagno/a o un amico/a per la vita e questo aumenterà i mali della mente fino, come dicevo, all'estinzione del genere umano.
Ovviamente abbiamo il dovere di invertire questa tendenza e l’unico modo è la cultura, che acuisce le sensibilità e forgia le menti.

Da qualche tempo lei insegna chitarra ai più giovani, quale consiglio si sente di dare a chi ama come lei la musica e vuole iniziare un percorso artistico?

Prima di tutto tentare di capire quale dei tre modi di fare musica ci interessa maggiormente, ovvero possiamo fare musica senza troppo impegno e mantenerlo come un hobby, oppure farlo diventare un lavoro senza nessuna mira artistica, ma solo come un “mestiere dell’arte”, e magari riuscendoci a vivere (oggi è molto difficile). E nel terzo caso occuparsi principalmente di veicolare un messaggio e magari di creare qualcosa di originale (sarà poi qualcun altro a giudicare se sia artistico o meno). Ma questi sono pensieri che un giovane spesso non fa, ed è per questo che è fondamentale avere un maestro per imparare la musica, o la danza o il teatro, egli non darà semplicemente gli strumenti pratici-tecnici, ma consiglierà la via giusta e formerà l’uomo dietro lo strumento, non solo il musicista.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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