“La BASF potenzia l'impianto!” – è la denuncia dei Comitati dei Cittadini

3 febbraio 2014Carissimi Cittadini, - inizia così un comunicato emesso dai Comitati della Tiburtina - le istituzioni ci hanno fatto un brutto regalo di Natale: un fulmine a ciel sereno, che sembrerebbe essere stato accuratamente preparato dalla Provincia di Roma ed è anche il risultato di omissioni gravissime di chi negli ultimi anni avrebbe dovuto fare qualcosa per tutelarci, in prima fila istituzioni (il Comune di Roma e la stessa Provincia) e organi di controllo della Regione (ARPA Lazio).
Il documento integrale può essere letto al seguente link: Provincia_scopre_carte . Per chi non ha voglia di dilungarsi nella lettura vi diamo una breve sintesi dei fatti, così come è stato riportato dai Comitati che stanno affrontando il problema.

CHE SUCCEDE?

La Provincia di Roma, su richiesta della BASF, ha:

1) aumentato i rifiuti pericolosi da bruciare nell’inceneritore da 240t/anno a 850t/anno
2) aumentato i rifiuti totali, sempre da bruciare nell’inceneritore, da 1100t/anno a 1600t/anno.
3) Autorizzato il trattamento di CATALIZZATORI ESAUSTI LIQUIDI, che prima non erano autorizzati.

Alle formali riunioni indette dalla Provincia di Roma con l’invito degli Enti locali (Comune, ARPA etc. etc.) non si è puntualmente presentato nessuno, né hanno ricevuto risposta da parte dell’ARPA le formali richieste di parere della Provincia.
INAUDITO! Ciò significa che le tonnellate di sostanze tossiche e pericolose emesse in un anno dall’inceneritore nell’aria che respiriamo aumenteranno notevolmente ma con un contenuto di quelle pericolose incalcolabile.
Che bisogno c’era di autorizzare nuovi tipi di smaltimento ed incrementare in maniera così rilevante la quantità di sostanze chimiche pericolose bruciate a via di Salone, in una zona densamente popolata e su cui ci sono case, asili, scuole, esercizi commerciali e decine di migliaia tra residenti e lavoratori?
CHE FARE?
La nostra battaglia non conosce soste e su questi aspetti dovremo comunque vigilare e informare, soprattutto visto che i responsabili della tutela della nostra salute ed i burocrati nelle istituzioni “informano” i cittadini solo quando i loro giochini sono fatti.
Come Cittadini e contribuenti, abbiamo tutto il diritto e anche il dovere di indignarci di fronte a tutto questo. Come Comitati faremo pesare questa vergogna e chiediamo al Comune di Roma una presa di posizione netta nei confronti di questo atto.
Tuttavia, dobbiamo prendere atto che il Sindaco Marino, ha mantenuto la parola ed ha già avviato il tavolo con la Basf per la delocalizzazione dello stabilimento. C’è già stato il primo incontro ed il prossimo avverrà il 7 febbraio prossimo. Vi terremo informati sugli esiti. Tuttavia qualora la delocalizzazione fosse decisa, cosa che noi tutti ci auguriamo fortemente, i tempi di attuazione sarebbero molto lunghi. Per questo il Sindaco Marino deve fare qualcosa per salvaguardare la salute dei cittadini avviando subito il tavolo per il monitoraggio permanente e le altre indagini coinvolgendo i Comitati, gli Assessori alla Salute e all’Ambiente, la ASL RMB, l’ISS e la ASL RME e il DEP (Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio).

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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