Manutenzione scuole - verso il sistema “partecipativo”

8 aprile 2014 – La manutenzione scolastica va a rilento per troppi rimpalli tra uffici e ditte? Si aspettano mesi per un bagno ostruito o un impianto da mettere a norma? Un modo per venirne a capo c’è, è una novità e il Campidoglio ha deciso di adottarla e promuoverla: è la manutenzione “partecipata”, con il coinvolgimento delle famiglie. Il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Dario Nanni, e la vicepresidente della Commissione Scuola, Valentina Grippo, hanno illustrato le linee guida del protocollo-tipo che consentirà di effettuare lavori nelle scuole con l’impegno diretto dei genitori. Il regolamento, ora all’analisi delle commissioni, andrà al parere dei Municipi e quindi al vaglio dell’Assemblea Capitolina.

Il protocollo per la manutenzione partecipata è un sottoinsieme d’una proposta più ampia, spiega Nanni, che contiene diverse indicazioni: ripristino dell’osservatorio sull’edilizia, per raccogliere tutti i dati della manutenzione scolastica e consentire una programmazione efficace degli interventi; istituzione di un’anagrafe delle scuole, vera e propria banca dati con le informazioni fondamentali sugli edifici; l’obbligo, per gli uffici tecnici dei Municipi, di rispondere entro 30 giorni alle richieste d’intervento; e poi il protocollo di partecipazione, per regolare “ai fini autorizzativi e assicurativi i piccoli interventi di manutenzione ordinaria volontaria da parte di gruppi di cittadini, genitori e associazioni che abbiano competenze specifiche da mettere a disposizione”.

Nello schema di protocollo-tipo da siglare con le scuole è previsto che, per ogni istituto che aderisca all’intesa, la copertura assicurativa dei lavori “partecipati” sia a carico di Roma Capitale, anche con forme di sponsorizzazione da parte di privati, associazioni, fondazioni e onlus. Prevista anche l’istituzione di un “albo dei volontari”. Questi i lavori che si potranno fare in regime di partecipazione: tinteggiatura pareti interne, riparazione di infissi, sostituzione di impianti per l'illuminazione, interventi idraulici e sostituzione di sanitari, taglio dell’erba, restyling cortili interni.

La manutenzione scolastica con l’impegno dei cittadini, sottolinea la consigliera Grippo, “restituisce alle scuole la loro dimensione primaria di spazi di aggregazione sociale e culturale, facendone luoghi di cui tutto il territorio si prende cura”. E’ un metodo “richiesto dagli stessi genitori, che spesso hanno le competenze professionali necessarie ma non possono utilizzarle per problemi burocratici, come la stipula di un'assicurazione”. E a chiederlo, prosegue Grippo, “sono anche i Municipi, come il I e il II dove iniziative analoghe sono in questi giorni allo studio”.

Per l’assessore alla Scuola Alessandra Cattoi si tratta di “un importante passo in avanti nella prospettiva di aprire l’istituzione scolastica alle istanze della società”. Un modo per dare concretezza all’idea di scuola come “luogo aperto e inclusivo che, oltre a curare l’educazione e la formazione delle giovani generazioni, sia anche spazio di aggregazione civica e integrazione socio-culturale del territorio”.

Dal sito internet di Roma Capitale

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