Un augurio speciale per Pasqua dallo scrittore Alberto Diamanti

18 aprile 2014 – Un augurio molto speciale per la Santa Pasqua come solo uno scrittore può fare. Alberto Diamanti, autore di diverse filastrocche, poesie e racconti per l'infanzia, ha voluto fare dono ai lettori di Collianiene.org di una suo splendido componimento... "RingraziandoVi per il bellissimo pomeriggio del 12 Aprile scorso durante il quale è avvenuta la premiazione del concorso Caterina Martinelli, e ringraziandoVi ancora per il magnifico premio assegnato al mio libro per bambini "IL GIOCOLIERE DI PAROLE" ("Targa e Premio Speciale Letteratura per l'Infanzia"), colgo l'occasione per fare al Presidente Antonio Barcella ed a tutti i Suoi Collaboratori, i migliori Auguri di Buona Pasqua, con la preghiera di estendere il mio augurio, se potrete, a tutti quelli che hanno partecipato (Staff, Organizzazione, Giuria) alla bella manifestazione alla quale sono stato onorato di partecipare. Per tutti Voi, il mio Augurio speciale... alla mia maniera : la "Via Crucis" vista con gli occhi di un bambino...Alberto Diamanti / Arezzo"

IL SEME DELLA BONTA’
(Alberto Diamanti)

Il fanciullo gioca felice nel cortil della sua casetta,
quando vede all’improvviso tanta gente andar di fretta :
donne, uomini, bambini… tutti corrono veloci
verso una direzione… urla, pianti e tante voci
l’una sull’altra… tante grida… “Cosa mai sarà successo?”,
dice il pargolo al papà… “Dai, anche noi andiamo... adesso,
centinaia di persone stanno andando ‘per di là’…
…raggiungiamole veloci!”. Così il bimbo e il suo papà
arrivan nella via dove tanta e tanta gente
arriva incuriosita. “Ehi, voi ! Sapete niente?”
dice il piccolo a due donne con in braccio una bambina.
“Come mai tante persone in questa piccola stradina?
Cosa c’è? Cosa aspettate? Chi dovrà passar di qua?
Una persona importante? C’è nessuno che lo sa?”

Gli rispondono in fretta : “Un uomo condannato…
lo porteran lassù, in collina… il suo peccato
è stato di proclamarsi 'nuovo Re',
e la giustizia non può attendere, perché
tutto il popolo ha già decretato
che venisse crocefisso e non salvato!”.

Il bambino allora vede da lontano
salir per quella via un uomo… piano piano…
cammina stanco… molto lentamente…
portando a braccia la sua Croce, sofferente.
Quando arriva dinanzi a lui, cade per terra
ed un soldato la sua frusta afferra
scagliando un colpo forte nella schiena
così forte e violento che l’uomo a terra, appena
riesce a gemere, così esausto e provato
per la fatica, e per quel colpo ricevuto.

Il bambin gli si avvicina... lo guarda in viso.
L’uomo gli accenna un tenero sorriso
anche se il fisico non lo sostiene più.
Allora il bimbo si accovaccia in terra, giù,
e gli dice : “Perché ti fanno questo? Ma perché ?
Perché ti sei proclamato Nuovo Re
quando sapevi che la giustizia, e non il fato
a morte ti avrebbe condannato ?”

“Vedi bambino”, disse l’uomo con un fil di voce,
“Io non voglio comandare…. la mia fine sarà atroce
ma il destino si deve compier fino in fondo…
Il mio regno ? No, non è di questo mondo.
E’ il Regno di Dio che io sto predicando
Un regno dove anch’io, ora, sto andando.
Ma prima si deve compiere il destino :
lassù, quella collina… vedi bambino ?
Non sarà un tragitto fatto invano,
perché Dio, là, mi prenderà per mano
e mi riporterà da Lui, da dove son venuto…
lassù in ciel, nel Regno Suo!” Il bimbo resta muto
a queste parole, così forti e soavi insieme.

L’uomo lo guarda : nella sua mano, un seme
compare all’improvviso. “Tieni questo seme, bel bambino,
vai adesso… e piantalo in giardino :
questo è il seme di Dio, per l’umanità,
da cui nasce il fiore azzurro della bontà.
Quando fra tre giorni il fiore sboccerà,
soffiaci sopra… e il vento porterà
i petali in ogni angolo del mondo, anche il più lontano,
… così saprò che non sarò morto invano!”

L’uomo si rialzò a fatica, rimettendosi in cammino
andando verso la collina... verso quel tragico destino,
guardando in volto quel bambin con un sorriso
mentre una lacrima scendeva piano nel suo viso.
Il bambino lo guardò allontanarsi, finché non lo vide più.

Era un uomo speciale… un uomo chiamato Gesù.

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