Arriva il limite dei 30 Km orari per alcune strade di Roma

9 maggio 2014 – “Abbassare il limite urbano a 30 km/h con esclusione delle principali arterie di scorrimento potrebbe portare all'immediata riduzione di un terzo delle vittime della strada. Più di 1.200 vite umane salvate ogni anno.” Lo sostengono Legambiente e tante altre associazioni che si occupano dei problemi sociali. L’appello è stato raccolto dai consiglieri dell’assemblea Capitolina che il 10 aprile scorso hanno votato l’Ordine del Giorno 21 con l’intento di realizzare interventi volti al miglioramento della sicurezza stradale nel territorio comunale. Detto OdG impegna il Sindaco ad individuare le strade della città dove è opportuno stabilire il limite massimo di velocità a 30 KM/h.
Un provvedimento annunciato e già attuato in diverse città del nord Italia per mettere fine a quella guerra non dichiarata che conta circa 3.000 ciclisti e 8.000 pedoni uccisi sulle strade italiane negli ultimi 10 anni. Gli esperti del settore prevedono che l’abbassamento del limite di velocità avrebbe diversi effetti benefici primo fra tutti il dimezzamento del numero delle vittime. È importante evidenziare anche i benefici economici e sociali di tale provvedimento che porterebbe una netta diminuzione dei costi della sicurezza. In una metropoli già congestionata dal traffico motorizzato, abbassare il limite di velocità di 20 km/h nelle zone residenziali non creerebbe grandi disagi agli automobilisti lasciando quasi inalterati i tempi di percorrenza.

In merito a questa iniziativa abbiamo posto una domanda al Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia:
D - Nel quartiere di Colli Aniene ci sono alcuni larghi viali che hanno pagato all'alta velocità alcuni tristi tributi di sangue. Crede che il limite di 30 km orari possa essere un deterrente sufficiente o il Municipio metterà in atto altri provvedimenti per mettere in sicurezza queste strade?
R - “Abbiamo valutato la possibilità di istituire alcune zone con il limite dei 30 km orari insieme alla Polizia Locale e all’Azienda per la Mobilità, ma questa soluzione non era possibile nei larghi viali che lei cita, poiché oltre a prevedere un restringimento della carreggiata, bisogna anche considerare la necessità che in quelle strade non circolino mezzi pubblici. In questo momento stiamo considerando la possibilità di istituire ‘isole ambientali’, in zone ancora da definire”.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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