Papa Francesco contro le discriminazioni verso i rom

6 giugno 2014 Ieri, in occasione di un incontro nella sala Clementina con i promotori episcopali e i direttori nazionali della pastorale per i rom, Papa Francesco ha parlato della condizione di emarginazione e discriminazione in cui vivono le comunità rom e sinte.
Rom e sinti si trovano «ai margini della società», ha detto il Pontefice, il quale ha sollecitato le «istituzioni locali e nazionali» a un «impegno» al fine di contrastare quelle «piaghe del tessuto sociale» alla base di tali discriminazioni.
«É la prima volta che un Pontefice individua nella mancanza di alloggi adeguati una delle cause principali dello stato di discriminazione e di segregazione in cui vivono le comunità rom e sinte nel nostro Paese» - afferma in una nota l'Associazione 21 luglio che sottolinea come l’Italia, denominata il “Paese dei campi”, sia lo Stato che più degli altri ha promosso politiche segnate dalla segregazione abitativa nei confronti di rom e sinti.
«Le parole di Papa Francesco, in perfetta sintonia con le raccomandazioni delle istituzioni internazionali ed europee - continua l'Associazione 21 luglio - indicano nel superamento dei "campi nomadi" la strada maestra per una piena inclusione della minoranza rom. Un superamento urgente ma finora disatteso, visto che in molte città italiane, a partire dalla Capitale, gli amministratori continuano a proporre il “campo” come il luogo del margine in cui collocare, su base etnica, uomini, donne e bambini rom».
«Il superamento della "politica dei campi" - conclude la nota - è allo stesso tempo la condizione necessaria per contrastare il fenomeno del disprezzo e dell'ostilità diffusi nei confronti di rom e sinti condannato da Papa Francesco nel suo discorso».

ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO

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