La Cervelletta è ancora un bene della comunità?
Alberi tagliati, ruspe in azione e mastini liberi che spaventano i visitatori

31 agosto 2016 - La “storia infinita” del parco della Cervelletta e dei suoi casali apre un nuovo capitolo che prosegue la scia del “pasticciaccio brutto”. Per chi ancora non lo sa, tutti i fatti sono conseguenza di una Determinazione Dirigenziale quantomeno superficiale, poi ritirata, e di un bando pubblico per l’assegnazione di terreni compresi nel parco Naturale Valle dell’Aniene.
L’ultimo episodio di questa storia, in cui l’amministrazione pubblica ha avuto un ruolo da protagonista, ci è stato riferito da un visitatore che ci ha inviato immagini di diversi alberi tagliati e di ruspe che stanno modificando l’aspetto di quel territorio. Premesso che non entriamo nel merito di eventuali autorizzazioni ad eseguire quei lavori ma chiamiamo in causa l’ente RomaNatura che dovrebbe vigilare sul parco impedendone lo scempio. Dal sito internet dell’ente si può leggere: “Attualmente RomaNatura gestisce oltre 16.000 ettari di natura protetta, compresa la riserva marina delle Secche di Tor Paterno, un’area pari all’intero territorio di Bologna. Molte riserve naturali conservano quella vocazione agricola che rende, a tutt’oggi, il Comune di Roma il primo comune agricolo d’Italia.
Tagliare alberi a piacimento o modificare l’assetto del terreno non mi sembra che rientri nella sorveglianza e nella tutela del territorio. Per noi “natura protetta” significa vigilare attentamente sul territorio che costituisce un bene della comunità ed evitare che diventi un bene privato dove tutto è permesso perfino di lasciare “mastini” liberi di scorazzare per spaventare visitatori con bambini al seguito. È quanto è successo ieri ad un uomo che insieme ai figli stava percorrendo in bici il parco quando all’altezza del borghetto ha avuto l’incontro imprevisto. L’aggressività dei cani ha consigliato all’uomo di portare al sicuro i bambini allontanandosi al più presto dalla zona prendendo l’unica strada percorribile senza incrociare gli animali dall’aspetto poco rassicurante. Per questo, per tornare a Colli Aniene, ha dovuto fare una vasto giro attraversando zone insicure e sconosciute. Una brutta avventura che lascerà un ricordo non piacevole nei due bambini che lo accompagnavano. Anche due uomini che stavano facendo jogging hanno dovuto desistere nel loro intento di praticare sport nella natura perché minacciati dalle due bestie.
Per questo la domanda che ci poniamo e che rivolgiamo alla Presidente del IV Municipio è: “La Cervelletta è ancora un bene della comunità?
Per noi la risposta è affermativa è per questo continueremo a chiedere ai residenti di firmare per farla mettere sotto la tutela del FAI "I luoghi del cuore".

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