La Preside della Scuola Balabanoff chiede aiuto ai genitori per le mancanze del Municipio

22 maggio 2014 – “Il Consiglio di Istituto, viste le necessità strutturali della nostra scuola e la mancanza di interventi da parte del Municipio, ha pensato di promuovere il Progetto “Giornate per la scuola” con lo scopo di creare un’azione di coinvolgimento delle famiglie all’interno della vita della scuola, che vada ben oltre una partecipazione formale e istituzionale. Il nostro istituto ha bisogno di alcuni interventi di manutenzione e pulizia degli spazi verdi in particolare per i plessi della scuola Primaria e di Via Scalarini. Si chiede ai genitori di collaborare con un po’ del loro tempo, delle loro capacità e, soprattutto, della loro generosità, a realizzare questo progetto mettendosi a disposizione nei giorni indicati. Auspicando che tali giornate si trasformino… (vedi testo integrale)
Inizia in questo modo una lettera firmata dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Balabanoff prof. Anna Proietti e dal Presidente del Consiglio d’Istituto Giuseppe Matarazzo. Questa richiesta ha aperto nel quartiere un dibattito importante sulla scuola e sul "contributo partecipativo" dei genitori proprio alla vigilia di un incontro sull’edilizia scolastica del quartiere che si terrà domani in Campidoglio tra il Coordinamento Colli Aniene e le Istituzioni Municipali e Comunali.
Ormai il "volontariato" è diventato il motore di questa nazione senza il quale, forse, discuteremmo di problemi seri di governance dello Stato. Cosa farebbero gli ospedali senza i "volontari" e i poveri senza strutture come la "Caritas" e l'associazionismo?
Il problema vero non è la "partecipazione" dei genitori al processo di miglioramento della scuola ma il tentativo di sostituire le mancanze di Municipio, Comune e Regione con l'apporto del volontariato. I genitori possono ripulire un'aula, tagliare l'erba, riparare qualche tapparella ma che cosa possono fare per i problemi strutturali e di sicurezza delle scuole? Ben poco, temo!
Dobbiamo poi considerare che questa iniziativa non parte dalle scuole ma dall'amministrazione comunale che, di fatto, ha autorizzato questo tipo di proposta che va a sopperire al perenne vuoto delle casse comunali (vedi articolo 8 aprile).
I genitori possono affiancare lo Stato ma non certo sostituirsi a lui. Ben venga una iniziativa importante come quella dell’Istituto Comprensivo Balabanoff ma deve essere affiancata dall’impegno dell’amministrazione comunale per mettere in cantiere gli interventi necessari alla sicurezza dei bambini e del personale della scuola. Non sopportiamo più plessi scolastici che cadono a pezzi, amianto negli edifici, alberi che cadono nei giardini degli istituti o bambini che fanno lezione con i secchi in classe per le infiltrazioni d’acqua dal tetto (questo accade nel IV Municipio di Roma e in particolare a Colli Aniene!)
Lo stesso Presidente del Consiglio Renzi sembra aver recepito l’importanza di una “scuola sicura” e il 16 maggio scorso ha dato il via alla seconda fase dell’”Operazione edilizia scolastica”. Un ultimo passaggio per i 4.400 sindaci che hanno già aderito alla chiamata di Renzi e che dovranno, entro venerdì 23 maggio prossimo, completare la documentazione necessaria. Lo scorso 3 marzo il presidente del Consiglio, aveva infatti indirizzato a tutti i sindaci italiani una lettera aperta nella quale si chiedeva che segnalassero le priorità di intervento su una struttura scolastica del loro Comune. Nella lettera che ora rivolge ai sindaci che hanno risposto a quella chiamata, Renzi ricorda come l'edilizia scolastica sia "uno dei punti qualificanti dell'agenda del governo sin dal primo giorno. Un punto che riguarda la sicurezza dei nostri ragazzi, la capacità di progetto delle nostre amministrazioni, la qualità del nostro vivere assieme che dovrebbe essere e sarà la cifra dell’Italia”.

Antonio Barcella
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