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Proseguono le proteste dei lavoratori Tecnis: ieri Tiburtina bloccata

7 giugno 2017 - Cinque mesi di arretrato sugli stipendi farebbero scatenare la collera di chiunque. I lavoratori della Tecnis ieri hanno bloccato la via Tiburtina per protesta contro quello che ritengono un vero sopruso. I motivi della manifestazione sono spiegati in un Comunicato Stampa sindacale del 26 maggio: “Fermo il cantiere per l’adeguamento di via Tiburtina, arteria fondamentale per un intero quadrante cittadino su cui transitano quotidianamente circa un milione di persone, che rischia di essere l’ennesima grande opera incompiuta della Capitale. Le maestranze impegnate nei lavori di ampliamento della trafficata consolare hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero permanente: da 5 mesi non ricevono alcuna retribuzione e tirano a campare su vacue promesse intorno ad un opera della viabilità capitolina fondamentale ma già oggetto di contenziosi e continui ritardi.
“Basta! La misura è colma” – gridano esasperati i lavoratori, assistiti dai sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil – “non si può finanziare la società (Tiburtina Scarl facente capo alla Tecnis, rientrata in regime di amministrazione ordinaria dopo il commissariamento giudiziale) con la nostra fatica! Dove sono i nostri soldi? Abbiamo lavorato dunque pretendiamo le nostre spettanze”.
La situazione al cantiere è ormai incandescente: “Abbiamo più volte rappresentato al Comune di Roma, stazione appaltante dei lavori, le incresciose condizioni in cui versano i lavoratori e lo stato dell’arte dell’opera, per la quale la cittadinanza ha dovuto sostenere numerosi disagi e che oggi rischia persino di rimanere incompiuta, con conseguente dispendio di energia e denaro pubblico” – dichiarano Remo Vernile della Feneal Uil Roma, Domenico Facchini della Filca Cisl Roma, Eric Wibabara della Fillea Cgil Roma e Lazio – “Ci riteniamo profondamente insoddisfatti degli incontri avuti ad oggi e chiediamo al Comune di Roma una seria assunzione di responsabilità, attraverso l’attivazione dei poteri sostitutivi per procedere al pagamento delle retribuzioni arretrate. La tensione è altissima, non è più tempo di parole, adesso vogliamo i fatti
”.
L’Amministrazione Capitolina su questo argomento si è limitata ad uno scarno comunicato che smentisce tutti gli impegni presi con i cittadini per portare a termine i lavori di raddoppio della Tiburtina per i primi mesi del 2017: “Nuova proroga per assicurare il termine dei lavori di viabilità sulla via Tiburtina - Con Determina Dirigenziale n. 513 del 10 aprile 2017 il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha concesso una ulteriore proroga per il termine dei lavori fino al 28 febbraio 2018 relativamente al primo lotto funzionale."
Probabilmente nel 2018 ci sarà un altro comunicato che sposterà la conclusione dei cantieri per l’anno successivo…e così via. Ci chiediamo con un pizzico di curiosità in quale modo il Comune di Roma prepari i contratti di appalto dei lavori. Se contenessero penali, come avviene in tutti i contratti del mondo, sarebbe la ditta appaltatrice a dovere risarcire i cittadini per i “disturbi” arrecati a causa di un calvario quotidiano che migliaia di cittadini sopportano da anni.

Antonio Barcella
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