29
aprile 2025 - Per venerdì
2 maggio alle 18,30 presso la Sala Falconi
– Largo Nino Franchellucci, 69 con accesso da Via Edoardo
D’Onofrio 64, l’Associazione Università Popolare Michele
Testa (UPMT) è lieta di presentare: “Caterina
Martinelli, per un pezzo di pane” – Per la Rassegna
teatrale “Storie sotto la sabbia”.
LA LIBERTA’! Questa condizione è stata
conquistata con la Resistenza e con il sacrificio della vita
dei nostri genitori e nonni, non dimentichiamolo mai perché
è grazie a loro se oggi siamo un popolo LIBERO.
Vicino a noi, a fianco del quartiere Colli Aniene, il 2 Maggio
1944, 81 anni fa, i fascisti hanno assassinato Caterina Martinelli,
madre di sei figli, che andava all’assalto del forno del pane
per farli mangiare. Cadde sul selciato con sei sfilatini nella
borsa della spesa, una pagnotta stretta al petto, in braccio
una bambina ancora lattante. Stramazzò a terra sopra
la figlia che sopravvisse ma con la spina dorsale lesionata.
L'UPMT ricorderà il suo sacrificio con una bellissima
opera di e con Isabella Lops attrice e Maurizio Greco
alla chitarra: “Per un pezzo di pane”. Ultimo cammeo
di un mondo al femminile per una Rassegna Teatrale dedicata
appunto a donne che si sono distinte per atti eroici o fuori
del comune ma sempre parte di quel mondo che il titolo della
rassegna racconta benissimo come “Storie sotto la sabbia”.
A Isabella Lops il merito di averle dissepolte dallo strato
di oblio che le ricopriva e di averle rese visibili e importanti
ai nostri occhi nelle rappresentazioni andate in scena e delle
quali quest’ultima fa parte.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
“Ci
hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando
si ha fame” - Tratto dal brano “Nella
mia ora di libertà” di Fabrizio De
André da Storia di un impiegato
In un dolce giorno di maggio del ‘44
Un brusco risveglio quella mattina per Caterina:
non poteva ignorare i singhiozzi silenziosi di sua figlia.
Fame e carestia erano per tutta Roma
ma l’unica ragione di vita per lei era la famiglia.
Scese per le strade fangose di Tiburtino terzo,
le amiche erano già in gruppo con gli occhi di fiamme,
bastò uno sguardo d’intesa e pronti all’azione,
“prendiamoci il pane è un nostro diritto di mamme!”
Con passo deciso verso il forno del quartiere,
guidate dal profumo del pane, dalla rabbia e dalla paura,
afferrarono quel bottino che valeva più dell’oro
che poteva solo per poco dare sollievo alla creatura.
Sei sfilatini è il prezzo di una vita in guerra,
rendili a quel militare, Caterina…non aspettare!
Neanche il tempo di pensare e i proiettili di un mitra
colpirono quelle colombe affamate impedendogli di volare.
Stramazzò a terra ferita in una pozza di sangue.
Alzati Caterina, non te ne andare!
Nel cadere, schiacciò la figlia sotto il suo corpo.
Questa ingiustizia non deve trionfare!
Quella abominevole guerra era quasi finita
tra eroi, traditori, oppressori e tante vittime innocenti
ma questo Caterina non lo sapeva,
solo la fame, il dolore, le tribolazioni e l’angoscia conosceva.
Questa è la storia di Caterina Martinelli
passata ai ricordi come protagonista di una guerra che odiava,
una madre che non poteva sentir piangere dalla fame
tutti insieme i suoi sei figli.
(Antonio Barcella 2023)