21 maggio 2025 - Una gradita sorpresa è arrivata a Colli Aniene in questi giorni e riguarda la sicurezza stradale che è stato uno dei nostri cavalli di battaglia degli ultimi anni. Riguarda il rifacimento della segnaletica orizzontale e l’istallazione di alcuni segnali luminosi in prossimità delle strisce pedonali nei pressi di alcune scuole. La soluzione non è molto omogenea e riguarda solo alcune delle strade nelle vicinanze dei plessi scolastici. Ad esempio, nei pressi dell’I.C. Angelica Balabanoff, su viale Bardanzellu, sono stati installati sia i pannelli luminosi che le lampadine a terra sulle strisce pedonali mentre su viale Sacco e Vanzetti, nei pressi della scuola Scalarini, sono stati installati solo i pannelli luminosi. Invece su viale Santi, presso l’I.C. Tullio De Mauro poco o nulla ma non è detto che qualcosa possa cambiare nei prossimi giorni.

Certo, rispetto a quanto era stato promesso ai cittadini è veramente poco e in ritardo di almeno due anni ma è sempre meglio di niente. Speriamo che, nel tempo, anche il resto venga attuato fino a raggiungere le auspicate Zone 30 e le Strade Scolastiche per avere una mobilità che tuteli i residenti soprattutto nelle fasce più deboli ossia i bambini e gli anziani.
La cosa che più ci lascia perplessi è sapere i motivi per i quali sui nostri viali non è stata ancora attuata la variazione di classificazione da “percorrenza veloce” a strada residenziale. Se non vengono fatte le cose più semplici, quanto tempo ci vorrà per i lavori più complessi come il restringimento delle carreggiate, le bande sonore, maggiore illuminazione e la videosorveglianza?

Non crediamo di chiedere troppo se auspichiamo strade urbane con particolari limiti di velocità per ottenere un miglioramento della qualità della vita. Vogliamo una città a misura d’uomo e non di automobile. Soprattutto a Roma, c’è bisogno di un cambiamento culturale. In molte città del nord Italia, comprese metropoli come Milano, la “zona 30” è una realtà da tempo e le statistiche rivelano una diminuzione degli incidenti mortali e delle lesioni più gravi sulla strada. Diminuire la velocità dei veicoli, oltre a salvaguardare le persone, aiuta a ridurre l’inquinamento e il rumore. Accettare un cambiamento del genere è difficile e costoso e occorre una vera rivoluzione culturale soprattutto da parte di chi amministra questa città.

Antonio Barcella
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